E se i giovani si muovessero davvero?≫ E’ questo lo spirito che ha spinto un gruppo di giovani altotiberini a creare il movimento #seigiovanisimuovono, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi pericoli che derivano dall’inquinamento ambientale.
Domenica 16 luglio-agosto e stata scelta come giornata contro qualsiasi forma di inquinamento e a favore dell’ambiente. Dopo una passeggiata per le vie del centro storico e il percorso verde, tante persone si sono ritrovare nel campo da rugby di Citta di Castello. In quella area sono stati realizzati laboratori per adulti e bambini sul ≪riciclo della bottiglia di plastica e l’importanza del mater-bi≫, mostre fotografiche a tema e interventi di alcuni professionisti del settore. Al termine c’è stata una cena e una serata con musica dal vivo. ≪Siamo responsabili di quello che sta accadendo e di quello che accadrà anche se non ce ne rendiamo veramente conto. Quindi l’unico pensiero che vorremmo veramente comunicare adesso e: Svegliamoci – hanno detto i giovani –, perchè il singolo può fare la differenza, insieme se ne può fare molta di più.
Questo “movimento” nasce proprio da qui: se una ragazza di 15 anni riesce ad attirare l’attenzione di una popolazione intera, allora anche io, anche tu, anche noi possiamo andare controcorrente, anche noi possiamo fare qualcosa di bello insieme, in questa società che ti porta ad essere sempre più egoista. Ci sentiamo in dovere di agire per un mondo migliore, perché e solo quando ci si ferma e ci si allontana dal caos della quotidianità che possiamo apprezzare veramente le meraviglie di questo pianeta≫.
Lettera letta da Celeste a nome del comitato organizzatore della manifestazione
Cara Madre Terra,
Ti scrivo perché mi sento il dovere di chiederti scusa da parte di tutti noi per non essere dei figli perfetti.
Tantissimi anni fa ci hanno donato una casa, l’unica in grado di ospitarci e di tenerci in vita e dopo altrettanti anni, durante i quali ci siamo evoluti ed espansi, siamo riusciti a inquinarla in ogni suo angolo.
Durante la nostra evoluzione siamo riusciti a fare di tutto: nuove scoperte, nuove tecnologie... Eppure c’è una cosa che non abbiamo ancora imparato a fare, rispettarti. Ancora oggi mi chiedo come tutto ciò sia possibile, anche se una cosa sono riuscita a capirla. Ve la spiegherò utilizzando l’esempio di un esperimento che fecero su una rana qualche anno fa. L’animale venne messo in due pentole piene d’acqua in due momenti differenti. Nel primo momento, l’acqua nella pentola era bollente e appena la rana ci si tuffò, saltò immediatamente fuori per non ustionarsi. La seconda pentola, con acqua fredda, venne messa a riscaldare su un fornello a fiamma bassa e una volta dentro, la rana se ne restò tranquilla senza accorgersi che l’acqua si stava pian piano riscaldando.
Penso sia proprio questa apparente invisibilità dei danni che ci fa continuare a essere la prima causa di inquinamento. Ma la fiamma intanto continua a scaldare l’acqua ogni giorno e sta solamente a noi decidere quando saltare fuori.
Cara Madre, accompagnaci in questa lotta per un mondo più giusto e pulito e aiutaci e riscoprire le tue bellezze ogni giorno. So che è difficile per te continuare a spremerti per produrre aria e acqua, ma finalmente si è acceso un bagliore di speranza in fondo al tunnel, basta solo inseguirlo!
Celeste Notarianni