Dal 1955 riprese l’attività terroristica dell’IRA e, nonostante i tentativi politici di conciliazio ne tra Repubblica d’Irlanda e Regno della Gran Bretagna, da parte del governo di Londra si attuò una linea dura contro l’IRA e il terrorismo fino a inviare truppe inglesi in Ulster nel 1969, che acuirono le azioni terroristiche senza trovare soluzioni. Di fatto furono nuovamente le reazioni sproporzionate e violente dell’esercito inglese a dare nuova forza all’IRA, che dichiarò di nuovo guerra alla Gran Bretagna dopo l’uccisione di 13 civili a Derry da parte dei soldati inglesi il 30 gennaio 1972 (Bloody Sunday). Il terrorismo irlandese arrivò a colpire anche in territorio britannico, uccidendo vittime innocenti. L’apice fu raggiunto quando nel 1981 un gruppo di repubblicani detenuti nelle carceri dell’Irlanda del Nord iniziò lo sciopero della fame ad oltranza per rivendicare il proprio status di detenuti politici.
Una ferita aperta
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