L’intero è più della somma delle parti
Martedì 17 settembre, nelle sale della biblioteca comunale di Città di Castello, si è tenuto un incontro con Fritjof Capra, fisi- co, teorico dei sistemi e saggista di fama internazionale. Il professore austriaco è salito alla ribalta con una pubblicazione del 1975 “Il Tao della fisica”.
Già in quel primo libro emergevano quali fossero, e sono tutt’ora per Capra, le tematiche fondamentali da affrontare per riuscire a superare l’impasse di questa attualità che ci vedo protagonisti di una totale disintegrazione del tessuto naturale di cui facciamo parte. Ha parlato chiaramente, di fronte (ahimè non lo sapeva praticamente nessuno) a una sparuta platea composta principalmente da giovani dell’associazione organizzatrice dell’incontro (Progetto Valtiberina Young), di come una visione sistemica della vita possa essere l’unica via da percorrere per riuscire a proseguire nel cammino della vita.
L’alternativa, il perseverare su questa strada antiecologica, equivale all’estinzione della vita. Si è parlato di sostenibilità come processo dinamico di coevoluzione, cioè di come il progresso sia possibile solo se non lascia nessuno in dietro. L’uomo non può più porsi al centro del mondo e della vita, deve ritornare a prendere il suo posto senza invadere o deviare quello delle altre for- me viventi, che con gli stessi diritti