Scuola. Intervista all'assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini
Riguardo alla ripresa scolastica di settembre, abbiamo sottoposto alcune domande all'Assessore ai Servizi educativi Rossella Cestini per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e delle iniziative intraprese per far fronte alla emergenza Covid-19.
Il Comune ha pronto un piano di riapertura della scuola?
Il Comune di Città di Castello sta realizzando il piano di riapertura della scuola giorno per giorno, insieme agli attori interessati, in particolare con i Dirigenti Scolastici, con i quali vengono mantenuti rapporti costanti, in base alle indicazioni provenienti dal MIUR, dall’ufficio Regionale Scolastico e dalla Regione. Naturalmente questo processo di riorganizzazione è dentro un meccanismo molto più grande e imprevedibile collegato agli sviluppi della pandemia e su questa variabile epocale ogni programmazione ha un suo valore relativo e per molti aspetti un cantiere sempre aperto.
Quali attori sono stati coinvolti a parte i Dirigenti Scolastici?
La riapertura della scuola a settembre viene definita attraverso l’intersezione e il lavoro svolto su vari tavoli a vari livelli e con diversi attori istituzionali. Oltre a questo ci sarà, come ogni volta che andiamo a modificare i servizi e la loro logistica, un canale di confronto con i genitori, specialmente nei primissimi ordini, proseguendo un canale di dialogo che i Servizi educativi di Città di Castello hanno sempre tenuto aperto in modo proficuo.
Esiste un tavolo Regionale a cui partecipa la Direzione Scolastica Regionale, l’Assessorato regionale alla scuola, l’ANCI, le Province di Perugia e Terni e tutte le sigle sindacali scuola. Periodicamente ai tavoli regionali partecipa anche la Vice Ministra Anna Ascani, alla quale vengono presentate le criticità, le difficoltà in modo tale da poter mettere a punto soluzioni più adeguate alle esigenze, nel nostro caso, delle scuole umbre.
L’Ufficio Scolastico regionale ha aperto anche una Conferenza di servizi a livello di ambiti scolastici (5 ambiti in Umbria in base alla Legge 112) per scendere ancora di più nello specifico dei territori e per poter raccogliere dati più precisi da trasmettere al Ministero per le opportune valutazioni.
Io partecipo attivamente ai vari tavoli e livelli di discussione in quanto coordino per ANCI Umbria la Conferenza regionale “scuola ed edilizia scolastica”.
Naturalmente poi c’è il livello comunale dove alla Conferenza di servizi partecipano i dirigenti scolastici del 1° e del 2° Circolo, dell’Istituto comprensivo Alberto Burri di Trestina e della Scuola secondaria di 1° grado Alighieri-Pascoli e i settori comunali “Lavori pubblici e Servizi educativi scolastici” con i relativi Assessori.
Il piano di ricognizione degli istituti è in corso?
È già stato fatto in tutti i plessi e sono già stati individuati gli interventi necessari.
È previsto un piano trasporti?
Il piano dei trasporti, a cui abbiamo già iniziato a lavorare, dipende dal tipo di organizzazione che ogni Direzione Didattica si darà e dal numero e dalla provenienza dei potenziali fruitori del servizio. Inoltre stiamo aspettando ulteriori indicazioni che potrebbero venire dal Tavolo nazionale e di quello regionale sui trasporti che saranno convocati a breve.
Quanti sopralluoghi sono stati fatti ad oggi, con quali risultati?
I sopralluoghi effettuati hanno dato risultati abbastanza buoni. In due o tre casi invece c’è la necessità di individuare ulteriori spazi esterni alla scuola per garantire le distanze di sicurezza. Il Comune di Città di Castello ha pubblicato nei giorni scorsi anche un avviso pubblico per reperire immobili da destinare a edilizia scolastica in vista della riorganizzazione di settembre. In questo senso altri attori potrebbero intervenire e svolgere un ruolo.
Qual è lo stato dell’arte progetto 0-6 e asilo Cavour?
Per quanto riguarda il progetto 0-6 abbiamo richiesto il finanziamento sia attraverso l’utilizzazione dei fondi INAIL sia attraverso l’utilizzazione dei Mutui Bei. Attualmente non abbiamo avuto risposta in questi due ambiti, ma stiamo pensando anche al futuro del Polo 0-6 mettendo in piedi una progettualità da realizzare con partner locali.
Il progetto iniziale del 2017 a Meltina è stato ritirato?
No il progetto non è stato ritirato, è ancora valido e realizzabile se ci verranno concessi i finanziamenti.
Perché è saltato?
Non è saltato. I finanziamenti per il terzo progetto umbro, cioè quello di Città di Castello, non erano sufficienti per la realizzazione dell’intero polo 0-6, che quindi ha rallentato il suo percorso.
È stato ripresentato individuando una nuova sede e quando o non è stato ripresentato?
Non aveva nessuna necessità di essere ripresentato un nuovo progetto. I canali di finanziamento sono ancora tutti aperti. Eventualmente il problema è rappresentato dai tempi di risposta che si stanno dilatando rispetto alle nostre necessità ed è per questo che stiamo percorrendo anche altre strade che ci possano portare alla realizzazione certa del polo 0-6.
Che previsioni ci sono per i 100 bambini a settembre?
Per settembre, insieme all’Assessorato ai lavori pubblici stiamo lavorando alacremente per mette in piedi le soluzioni che garantiranno la sicurezza dei bambini e degli educatori di tutte le scuole, una particolare attenzione viene riservata per la Scuola dell’infanzia Cavour.
Quali indicazioni e quali risposte avete dalla Regione?
La Regione è in contatto con tutti i soggetti coinvolti attraverso i tavoli a cui partecipa, con i Comuni le Provincie e l’Ufficio Regionale scolastico.
L’intento di tutti è di garantire l’ avvio del prossimo anno scolastico, in presenza, riuscendo a dare una risposta alle tante famiglie con figli, che hanno vissuto un periodo difficile, complicato e faticoso. Da oggi in poi il modo di vedere la realtà e di trovare soluzioni ai problemi delle nostre comunità sarà inedito ed originale rispetto al passato perché il periodo dell’epidemia Covid ha veramente segnato un punto di non ritorno rispetto allo stile vita consolidato. ◘
Di Chiara Mearelli