La colonizzazione digitale

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silvia romano2

Controllare la vita per dominarla è un antico sogno dell’umanità e la tecnologia digitale costituisce un poderoso strumento di potere per raccogliere un’infinità di informazioni, per manipolare e controllare milioni di persone.

È un autentico atto di pirateria, nel tentativo di far scomparire gli esseri umani, creature vive, coscienti, intelligenti e autonome, per farle entrare nell’ottica del profitto.

Nel corso della pandemia non ci siamo nemmeno resi conto che un gruppetto di plurimiliardari ha ridisegnato il mondo per una nuova guerra digitale che mette al centro l’intelligenza artificiale, Internet, le reti 5G.

Questi signori hanno accumulato miliardi di dollari proprio a causa del confinamento dovuto al Covid 19 ed è sorprendente che il 26 marzo l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale abbia concesso a Microsoft il brevetto mondiale WO 2020/060606. Non è una semplice sigla come le altre, è una brevettazione di informazioni sui nostri corpi, sulle nostre menti e l’estrazione dei dati sull’attività del corpo umano. Senza il nostro consenso. Siamo stati derubati della nostra autonomia, ridotti a “utenti” di compiti assegnati da una megamacchina estrattiva digitale. La creatività umana e la coscienza scompaiono nel brevetto 060606. È un nuovo passo verso il controllo sociale degli esseri viventi, ridotti a miniera di dati. Che l’intelligenza umana potrà ibridarsi con quella delle macchine non è tanto un sogno, quanto un incubo. Varrebbe la pena di svegliarsi prima di essere intrappolati nelle reti dei costruttori del virtuale.  ◘

Di Achille Rossi