Guerra di sottomarini

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silvia romano2

Mentre il Covid infuria, il confronto sulle prossime amministrative a Castello vive una fase di calma piatta. Accidenti! Ormai la prima riga è stata scritta… Ci scusiamo con il lettore. Ma che confronto, ma che dibattito! Magari ci fosse…

Calma piatta dunque. A ben vedere, però, solo in superficie. Sotto il livello di un mare apparentemente tranquillo procede infatti la guerra sottomarina. I sommergibili delle opposte fazioni incrociano quel tratto di mare e lo scrutano minacciosi alla ricerca di nemici da silurare. Navigare è davvero un bel rischio. Guarda il caso del candidato sindaco Rosario Salvato: colpito e affondato. Ci è giunta notizia di un’altra nave che stava salpando per l’avventura della candidatura, l’assessore Luciana Bassini: colpita e affondata. Un paio di professionisti avevano appena fatto scivolare in acqua le loro imbarcazioni, degli yacht, considerato il livello sociale: colpiti e affondati.

Ci sono due navi che solcano il mare, incuranti dei sottomarini. Una ne occupa la zona di centro-destra. È Lignani Marchesani. Si è convinto di essere una corazzata vincente, imbattibile, con la sua ciurma di Fratelli d’Italia. Ma lì sotto, dei sommergibili che dovrebbero addirittura essere amici stanno preparando il siluro per affondarlo. Non hanno fretta; però lo faranno.

L’altra nave è un incrociatore da non sottovalutare. Solca il mare a centro-sinistra, zigzagando qua e là. È Luca Secondi, attuale vicesindaco del Pd: una imbarcazione che fa base nel porto di San Leo. Con la sua testardaggine contadina, s’è incaponito che il mare dovrà essere suo e sta sulla plancia di comando come un vero ammiraglio. I sottomarini che fanno base a Morra, altra roccaforte Pd, l’hanno sotto tiro e stanno bersagliandolo di siluri. Ma per ora lui se ne fa beffe.

In realtà sott’acqua scorrazza un sommergile nucleare che mette paura a tutti. È il sindaco Bacchetta. Consapevole che non potrà più comandare una nave in superficie, da vecchio lupo di mare intende decidere lui, da lì sotto, chi sarà l’ammiraglio vincente. Non ha ancora sparato il siluro contro Lignani Marchesani. Sa che gli può tornare utile e, in fondo, gli sta simpatico. Lascia navigare Secondi, con il quale, tutto sommato, finora è andato d’accordo e potrà andarci anche in futuro.

E gli altri uomini di mare del Pd? Walter Verini, Anna Ascani e via dicendo? Mah! Al momento stanno in spiaggia a godersi il sole e scrutano il mare. Le loro barche – delle barchette, in verità – le hanno tirate su a riva, in attesa di tempi migliori.

Ci sono poi le navicelle di chi sta a sinistra del Pd: i civici di Castello Cambia, i Verdi, la Sinistra. Beh, con loro bisogna avere pazienza. Sono abituati a chiacchierare molto. Ancora sono sul molo del porto a discutere: “Che si fa?”, “Si parte o no?”, “Si va insieme, od ognuno dove gli pare?”

Infine i Cinquestelle. Sono veramente un caso umano. Non hanno capito che la guerra si combatte in mare. Ancora stanno in montagna ◘

 

Di Valentino Rocchiana