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Personaggi. Tina Modotti: fotografia e lotta di classe (Seconda parte)
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Assunta Adelaide Luigia, detta Tina, nasce a Udine da Giuseppe Saltarini Modotti e Assunta Mondini. Corre l’anno 1896 in quel 16 agosto. È la terza di sei figli. Subito dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce in Austria dove il padre lavora in fabbrica. Costruisce biciclette di bambù. Ben presto finisce l’esperienza austriaca e c’è il ritorno a Udine. Il padre e la figlia maggiore Mercedes emigrano per cercare lavoro a San Francisco. Tina, ancora bambina, trova occupazione in una filanda. Aiuta la madre a mantenere i fratelli Yolanda, Pasquale, Benvenuto, Giuseppe e Valentina. Ricorderà la stessa Tina che tutti i giorni si mangiava polenta, polenta e polenta. Tranne quella volta che riuscì a vendere la sciarpa di seta che aveva ricevuto in dono da una zia. Quella sera, a tavola, si fece festa con salsicce, formaggi e dolci. Tina la scuola aveva dovuto lasciarla presto, era il 31 marzo 1909. Durante i quattro anni aveva riportato degli ottimi voti in tutte le materie. È il 1913, ha appena diciassette anni e decide di imbarcarsi per raggiungere il padre e la sorella negli Stati Uniti. Anche qui a San Francisco lavora in una filanda. Le piacerà anche recitare in una compagnia di teatro di emigranti italiani. Conosce il giovane pittore e poeta Roubaix de l’Abrie Richey detto Robo. Si frequentano e dopo un paio di anni si sposano (nel 1917), trasferendosi a Los Angeles. Tina ricorderà più volte che è la delicatezza la cifra del loro rapporto. Robo è un animo sensibile, dedicato alla perenne ricerca del bello. La loro casa è quotidianamente affollata da artisti, poeti, pittori, fotografi. Molti sono i pacifisti che, per sfuggire al servizio militare, riparano in Messico. Anche Robo vuole trasferirsi in Messico e compie un viaggio per valutarne la possibilità. Ed è dal Messico che operaia attrice fotografa compagna altrapagina mese marzo 2021arriva la notizia che Robo il 9 febbraio 1922 è morto. Tina arriva a Città del Messico pochi giorni dopo. Il mese successivo a San Francisco muore anche il padre di Tina. Nello stesso mese di marzo esce il terzo film muto nel quale Tina ha recitato. Il lavoro a Hollywood è trascorso con ore e ore di trucco quotidiano, in pellicole nelle quali a Tina viene richiesto di interpretare donne esotiche. Di questi ruoli ormai lei si sentiva stanca. La giovane coppia di Robo e Tina aveva già incontrato l’affermato fotografo Edward Weston. È di lui che Tina diviene allieva, modella, preziosa collaboratrice. Da lui apprende l’arte della fotografia. Nell’agosto del 1923 Tina si trasferisce a Città del Messico con Weston e il suo figlio maggiore Chandler. Dal folto carteggio che i due si sono a lungo scambiati, veniamo a conoscenza che Weston ha combattuto a lungo per tenere a freno la propria gelosia. Ricordiamone uno per tutti tra gli ammiratori di Tina: il delicato e premuroso Pepe Quintanilla.

Germán List Arzubide, giovane poeta, dice “Ci si sentiva attratti da lei, perché era molto comunicativa. Era una donna che semplicemente bisognava ammirare, a cui tutti volevano subito bene...”.

Del resto Weston, preciso, puntuale, impeccabile nel perseguire il suo mestiere di fotografo, si dimostra ampiamente indisponibile nei confronti dell’impegno sociale verso il quale Tina ha continuato a manifestare un particolare interesse. Dai testimoni che l’hanno raccontato, questa potrebbe essere stata una delle cause del raffreddamento dei rapporti tra loro. Tina conosce già il pittore Diego Rivera, famoso per i suoi murales e per lui farà da modella nell’affresco della cappella di Chapingo. Nel 1924 Tina e Weston organizzano una mostra a Città del Messico. Nel giornale “El Informador” David Alfaro Siqueiros avrà modo di scrivere “...le opere di Edward Weston e Tina Modotti sono la dimostrazione che la fotografia è una forma d’arte autonoma”. Con la macchina fotografica Tina vuole sempre più raccontare i volti, gli sguardi, la dignità e la povertà che osserva intorno a sé. Si fa sempre più intensa, da parte sua, l’attività nelle diverse organizzazioni antifasciste e anti-imperialiste. Weston, a dicembre, torna negli Stati Uniti. Intanto è nato il giornale “El Machete”, fondato da David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera, Xavier Guerrero, e che ben presto diverrà organo del Partito Comunista Messicano. Nasce anche la sezione messicana del Soccorso Rosso Internazionale (SRI). Prende corpo l’attività politica di Tina. Una forte amicizia si sviluppa con Aleksandra Kollontaj, nominata responsabile del corpo diplomatico sovietico in Messico. Adesso Tina vive insieme al pittore Xavier Guerrero, dirigente del Partito Comunista. Guerrero viene mandato dal Partito alla scuola Lenin di Mosca per tre anni. Tina prende la parola in un comizio della Lega Antifascista Internazionale e accusa Mussolini. È schedata dalla polizia italiana. ◘

di Giorgio Filippi


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