Rubrica
Anche il mito del giardino tradizionale con i suoi verdi lussureggianti sta vivendo una crisi irreversibile: nelle fasce climatiche mediterranee in particolare i prati di graminacee richiedono costi elevatissimi in termini di cure crittogamiche, necessità idriche e manutenzione oggi non più sostenibili. È vero che l’apporto di sostanza organica può favorire uno sviluppo ottimale delle piante e dei manti erbosi, che più necessitano di acqua, ma la gestione dei tagli a causa dell’eccesso di fertilizzazione diviene veramente gravosa.
Il rimedio parte dal presupposto che il miglior verde si ottiene osservando, leggendo e interpretando la flora nel suo infinito catalogo di specie. Le erbacee perenni stolonifere rappresentano una vera risorsa: ognuna di queste ha caratteristiche diverse a seconda dell’habitat di provenienza e, pensando proprio al nostro clima e ai territori mediterranei nella loro varietà di paesaggio, la selezione di alcune verbenacee come phyla nodiflora o verbena x hybrida ci consente di affrontare il capitolo più all’avanguardia dei prati alternativi. Essi sono formati proprio da erbacee perenni dalle caratteristiche striscianti - o meglio tappezzanti - che, grazie al portamento infestante, hanno la capacità di colonizzare e di inerbire le superfici.
La straordinaria resistenza alla siccità, alle malattie fungine, l’adattabilità a tutti i tipi di terreno e al calpestio caratterizzano questa nuova frontiera del giardinaggio proposta qualche decennio fa in Paesi aridi come la California, il Sud Africa e l’Australia. E se aggiungiamo il fatto che le verbene regalano fiorite spettacolari tra il bianco, il rosa e il violetto con infiorescenze mellifere utilissime per i preziosi insetti impollinatori, possiamo comprendere come il cerchio della sostenibilità si chiuda perfettamente in equilibrio con la natura. In Italia queste due verbene hanno una fetta di mercato ancora di nicchia, ma l’idea di poter godere di un verde a ‘zero acqua’ sta conquistando anche i più scettici.
Olivier Filippi, nel suo libro Alternative au gazon, propone una serie di soluzioni basate su piante perenni striscianti che si adattano a tutte le circostanze dei nostri giardini: dalle esposizioni più assolate e aride a quelle più ventilate, dai terreni argillosi ai terreni sabbiosi, poveri di sostanza organica. Olivier Filippi – un pioniere nell’utilizzo delle piante mediterranee – rappresenta oggi un punto di riferimento autorevole per i professionisti del verde, chiamati a interpretare gli spazi loro affidati, a scegliere le essenze più idonee nel meraviglioso catalogo che la natura offre. ◘
di Aurelio Borgacci