Città di Castello. Piastra logistica: ancora problemi
La piastra logistica sta per entrare in servizio. Per completare l’opera occorrerà procedere alla gara di appalto per la sua gestione. Ma anche sull’atto finale di affidamento non sono mancate peripezie. Il bando, atteso da lungo tempo, dopo essere stato redatto dalla Provincia sotto la sovrintendenza di Bacchetta, è stato inviato alla Regione per la pubblicazione. La Regione, a sua volta, lo ha trasferito a Sviluppumbria perché gli uffici provvedano a dare corso a una procedura di selezione pubblica per individuare il gestore. La selezione pubblica è una procedura più semplice e circoscritta del bando di gara, e ciò può significare la volontà di restringere a un raggio locale l’individuazione del gestore. Tuttavia sarebbe importante capirne anche i contenuti, ovvero quali siano i requisiti richiesti al concessionario e, soprattutto, quale profilo dovrebbe avere tale soggetto e quali siano le condizioni dell’affidamento. In altre parole, se il concessionario della struttura dovrà essere un’azienda o un insieme di aziende di autotrasporto o invece una grande azienda produttrice o adibita allo stoccaggio e smistamento merci. La distinzione è molto importante, perché nel primo caso il rischio che la piastra si trasformi più che in uno stoccaggio di merci in un rimessaggio di tir e autotreni è una probabilità concreta. Ciò non farebbe altro che lievitare considerevolmente il traffico di grandi automezzi sulla E45, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero. Altra cosa se si vuol individuare un grande distributore o produttore di merci. Lasciati alle spalle tutti i problemi sulla scelta del centro intermodale, sullo scambio gomma/rotaia reso impossibile dalla morte annunciata della ferrovia centrale umbra, dimenticati i rumors di chi ha visto in essa una ulteriore prova di consumo immotivato di territorio, superate diverse inaugurazioni di rampe, rampette e rampini, resta da deciderne appunto ruolo e funzioni. In teoria si tratta di una piattaforma di servizio per lo stoccaggio e lo smistamento delle merci, un hub territoriale in cui dovrebbero convergere le merci per essere trasportate in varie direzioni, principalmente verso nord e centro Italia, visto che la consorella maggiore realizzata a Foligno dovrebbe servire centro e sud Italia. Tutto chiaro sulle funzioni, un po’ meno sulla gestione. Il ritardo del bando di gara, ora semplice selezione pubblica, ha dunque diverse spiegazioni. Tanto è vero che due anni fa una ditta di trasporto e smistamento merci, azienda logistica con sede a Città di Castello, sottopose alla Regione, proprietaria della struttura, e al Comune di Città di Castello per conoscenza una “manifestazione di interesse” per la sua gestione, modalità prevista dalla legge. Quella richiesta non ha avuto seguito, anche se l’amministratore delegato dell’azienda ha confermato che il Sindaco si espresse in suo favore così: «Sarei contento se la gestione venisse affidata a un’azienda tifernate». Tutto qui. Decorsi i termini di legge, la proposta è decaduta. «Se uscisse il bando – ha aggiunto l’Ad – noi non saremmo più interessati a partecipare alla gara». Affermazione un po’ sibillina: perché due anni fa sì e oggi no? La pandemia ha cambiato le carte in tavola o ci sono altre valutazioni che ci sfuggono o sulle quali le bocche rimangono cucite? Secondo altri, i fatti si sarebbero svolti in un modo un po’ diverso. L'azienda avrebbe fatto la sua manifestazione di interesse; il Sindaco avrebbe non solo espresso il suo parere favorevole, ma aggiunto anche delle garanzie e assunto impegni in proposito. Altri soggetti interessati avrebbero protestato in modo vibrante con l’assessore Malesecche, il quale, poi, ha avocato a sé tutta la materia. Sempre usando il condizionale, pare che anche la Orogel, grande azienda che opera nel settore alimentare con sede a Cesena, avrebbe manifestato interesse per la struttura altotiberina. Cosa che lascia molto scettico L’Ad da noi interpellato: «A Cesena la Orogel ha una struttura cinque volte più grande della nostra. Perché dovrebbe interessarle la gestione e lo stoccaggio di una piccola struttura?». Già, perché? Si dirà pure che si tratta di chiacchiere e che in ogni caso la competenza dell’assegnazione resta in capo alla Regione, ma il balletto che si muove intorno alla infrastruttura è considerevole, variegato e in atto da tempo. L’attesa per l’avviso dovrà dunque chiarire se prevarranno le indicazioni della Giunta di Centro-destra o quelle già spianate dai precedenti attori politici. Il Consigliere regionale di opposizione del Pd Michele Bettarelli si è detto moderatamente soddisfatto per “l’accelerazione” data dalla Regione alla procedura. Di più non poteva dire, perché prima di Lega e Forza Italia al governo regionale c’era il suo partito. ◘
Redazione l'altrapagina.it