Rubrica
Qualcuno mi potrebbe spiegare perché al duo Meloni-Salvini (la signora della Destra italiana si presenta oggi molto più scintillante e popolare rispetto al confuso e vanaglorioso segretario della Lega) nessuno ha chiesto conto se costoro siano o no dalla parte della parità dei diritti umani individuali di tutti i cittadini europei, compresi ovviamente i “Lgtb”? Lascia senza parole la scelta di Lega e Fratelli d’Italia in seno al Parlamento europeo di votare contro la risoluzione che definisce l’Unione europea zona di libertà per le persone “Lgbtiq” (11 marzo). Il testo è stato approvato da tutti gli altri partiti con l’astensione di Forza Italia (europeisti, liberali e… libertini…: si può aggiungere?), dopo che era stato impedito l’accesso in Polonia al ministro degli affari europei francese Clément Beaune, omosessuale, perché in quel Paese ci sono zone dichiarate dal governo gay-free. Per questi signori, che rappresentano oltre il 40% del popolo italiano, un cittadino/cittadina gay, lesbica o di qualsivoglia orientamento sessuale non ha gli stessi diritti individuali di libertà di ogni altro. È la negazione del costituzionalismo occidentale, della democrazia e dello Stato di diritto: un fatto vergognoso, inaccettabile, che tuttavia ha il merito di fare un po’ di luce su alcuni nodi mai risolti.
Deputati e senatori di questi partiti che saranno eletti nel futuro Parlamento, e che secondo gli orientamenti attuali di voto potrebbero prendere in mano il Governo, come possono presentarsi agli elettori con questo patentino di illiberalità? Come è possibile per la Destra italiana, che non ha ripudiato apertamente il fascismo, continuare a navigare dentro questa torbida ambiguità? Com’è possibile accettare la sua aperta simpatia per i governi di Polonia e Ungheria, che non ammettono il dissenso e quindi la democrazia? Come potrebbero i cittadini italiani che hanno a cuore il rispetto della Costituzione guardare con fiducia a una Destra xenofoba, omofoba e antidemocratica? A qualcuno viene in mente qualche volta che cosa alimenti l’arroganza delle “elezioni subito” nonostante la pandemia? E l’indifferenza verso gli anziani che morirebbero in maggior numero senza le restrizioni anti-Covid, che vengono rigettate perché “Gli italiani hanno diritto al Natale e alla Pasqua?” Mi risuona l’eco di un antico “me ne frego”… che non è del tutto rassicurante. Eppure la notizia non ha avuto rilevanza. Qualche titoletto nelle pagine interne dei giornali, silenzio o quasi in televisione. Molto rumore sui social – è vero – ove però le contrapposizioni viscerali e il linguaggio smodato non aiutano a fare chiarezza.
Si intravedono nuvole all’orizzonte della Storia, ove brillano le conquiste progressive dei diritti umani. C’è un’onda nera strisciante nel nostro Paese e nessuno sa fino a che punto potrà essere contenuta dalle forze democratiche. Si attendono istruzioni per la rinascita di un fronte che si sta sbriciolando… ◘
di Daniela Mariotti