Sensoinverso
«Quando la verità non è libera la verità non è vera». Frase di straordinaria potenza e intensità. Tanto di chapeau. L’ha pronunciata, udite udite, Luciano Bacchetta, e non sappiamo spiegare perché ci è subito venuto uno strano prurito sotto il tallone. Forse si tratta di un errore. E invece no, è proprio lui che in occasione della "Giornata internazionale della libertà di stampa" ha ancora aggiunto: «La libertà di stampa è uno dei pilastri della democrazia ed è nostro dovere sostenerla… (bravo!) per la tutela dei giornalisti minacciati… (incredibile!) Non possiamo limitarci, come istituzioni, a esprimere parole di solidarietà (e vai!). Sul fronte dell’informazione deve stringersi un patto per garantire l’autonomia dei ruoli e il rispetto delle regole…(non osiamo chiedere di più)».
Non possiamo credere alle nostre orecchie: Bacchetta è dei nostri. E ci difenderà dall'azione legale che proprio la partecipata, la sua, la più amata, Sogepu, ci ha intentato tanto per far rispettare le regole, la verità vera e la libertà di stampa. Chiedendo un risarcimento di 300mila euro.
Ma ormai siamo al sicuro con Bacchetta. Ascoltiamo questo prodigio di metamorfosi: «Un patto che porti tutti i protagonisti dell’informazione a dare risalto a notizie, approfondimenti, reportage, storie costruttive, cioè che siano scevre da sensazionalismi, polemiche, fake news… e che sappiano aiutare il lettore a comprendere la realtà e portare consapevolezza e fiducia nel mondo e negli esseri umani». Ma come! Prima si tocca il cielo con un dito e poi si sprofonda sottoterra!? Non è giusto! C’eravamo illusi e ora non ci sentiamo più tanto al sicuro. Il vademecum del giornalista per Bacchetta è questo: niente inchieste su Sogepu, sul Comue, sull’operato di chi governa per tenere lo sguardo fisso sulle storie costruttive ed edificanti. Per esempio: a che ora si alza il Sindaco? Quanti anni compie la sig.ra Zappitelli? Quanti sanpietrini ci saranno in San Pietro? Quanti nastri ha tagliato il Sindaco in carriera? Un reportage da Trestina non su Color Glass o tabacco, ma sui colori della campagna. Chi vince a scopa tra lui e il Vescovo? La libertà di stampa per Bacchetta insomma non è un bene supremo, ma un bene supino. Così la democratura, pardon, la democrazia è salva. ◘
di Redazione l'Altrapagina