Giovedì, 18 Aprile 2024

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Le nostre ragioni

Inchiesta Sogepu. Perché non accettiamo il diktat di Sogepu

silvia romano2

La partecipata Sogepu SpA ha avviato una istanza di risarcimento di 300.000 euro contro l'altrapagina per diffamazione e procurato danno di immagine di cui ci saremmo resi colpevoli con l'articolo La grande abbuffata pubblicato nel mese di marzo e che fa parte di una inchiesta avviata precedentemente. Tale richiesta risarcitoria prevede, per legge, una convocazione delle parti per esperire un tentativo di conciliazione. Se l'accordo non fosse raggiunto è facoltà della istante di procedere alla successiva fase di citazione davanti al Giudice sia in sede penale che civile.

L'altrapagina ha deciso di non sottoporsi a tale procedimento perché ritiene di non aver violato alcuno degli addebiti indicati nella convocazione a conciliazione. Peraltro si tratta di una richiesta di risarcimento (soldi) senza offrire alcuna spiegazione circa i quesiti sollevati dalla corposa inchiesta che abbiamo avviato e continuiamo a pubblicare anche in questo numero. Ribadiamo di esserci limitati a produrre documenti già resi pubblici per legge e di aver incrociato dati, di aver sollevato dubbi e domande, pur essendo rimasti nell'ambito del diritto di cronaca e di informazione. Che cosa dovrebbe fare di altro un giornale se non porre domande e chiedere spiegazioni di merito, specialmente a una azienda che gestisce denaro pubblico? L'unica offerta possibile è quella di offrire a Sogepu la possibilità di rispondere alle 10 domande di seguito elencate come abbiamo sempre fatto per assicurare il diritto di replica.

In ogni caso, segnaliamo che l'altrapagina, a inchiesta giornalistica conclusa, depositerà tutto il materiale raccolto e pubblicato assieme alla richiesta risarcitoria alla Procura della Repubblica di Perugia. ◘

10 DOMANDE A SOGEPU E AI COMUNI SOCI

  1. 1. Perché sono stati erogati contributi alle associazioni con importi molto consistenti, crescenti di anno in anno?
  2. 2. Perché Sogepu diversamente dalle altre partecipate umbre ha fatto un ricorso rilevante a consulenze esterne?
  3. 3. Perché nel 2020, anno della pandemia, si è ritenuto di dover mantenere un tetto elevato di contributi alle associazioni e di consulenze, diversamente dalle altre due partecipate umbre?
  4. 4. Perché non si è deciso di devolvere quei soldi alle famiglie o alla Sanità in un momento di difficoltà generale e conclamato?
  5. 5. Perché si è deciso di cambiare forma societaria trasformando Sogepu in Sog.Eco SpA a capitale misto pubblico/privato con il 51% delle quote a 6. Ecocave Srl e il 49% a Sogepu SpA?
  6. 6. Quali sono i vantaggi che ne deriverebbero a Sogepu?
  7. 7. Perché la discarica di Belladanza programmata per durare fino al 2027 raggiungerà la saturazione nel 2021 con quasi 6 anni di anticipo?
  8. 8. Per gli organi di controllo tutto ciò è regolare?
  9. 9. I Comuni non hanno mai avuto nulla da eccepire e non hanno ritenuto di dover porre delle condizionalità agli orientamenti aziendali della partecipata dal momento che sono i soci finanziatori?
  10. 10. Sogepu nel 2020 non è andata oltre il 64%  di raccolta differenziata. Dopo 8 anni il risultato è ben lontano dall'obiettivo del 72,3% fissato dalla legge. Come si spiega un risultato così scarso in relazione alla saturazione anticipata della discarica?

di Redazione Altrapagina


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