Venerdì, 06 Dicembre 2024

libreria acquista online

Tubi innocenti: immagine della sanità pubblica

PERUGIA. Storiche strutture sanitarie in stato di degrado

silvia romano2

Per capire la considerazione che ha della Sanità pubblica umbra nel territorio chi amministra il Comune di Perugia e la Regione Umbria è sufficiente percorrere le poche centinaia di metri che separano il Centro salute di via XIV Settembre dall’unico padiglione del vecchio ospedale di Monteluce rimasto in piedi e dichiarato di interesse culturale dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, come se gli altri tre gemelli e altri simili abbattuti non lo fossero stati.

Nel primo, dalle condizioni fatiscenti di un palazzo che storicamente, in passato come dispensario, si è sempre occupato della salute dei cittadini, l’incolumità di chi entra dai due ingressi è protetta da tettoie in tubi Innocenti. E una volta dentro non si ha l’impressione di un luogo curato, caldo, luminoso, accogliente, ma che gli operatori ricevano la stessa considerazione dello stabile che li ospita e degli utenti. Lasciati come sono a se stessi a gestire il tran tran lavorativo, pochi di numero, impossibilitati quindi a creare una rete tra di loro e una relazione proficua con i cittadini in un ambiente che, tra l’altro, da tempo non lo consente più.

Stesso abbandono a Monteluce. Nella “Nuova Monteluce” che ogni giorno che passa è più triste, quel padiglione, simulacro del vecchio ospedale, doveva diventare la “Casa della salute”. Un luogo confortevole per chi avrebbe dovuto lavorarci o usufruirne. Con all’interno il Centro salute di via XIV Settembre, medicina generale, assistenza infermieristica domiciliare e ambulatoriale, ambulatori specialistici, consultori, assistenti sociali, ostetriche, servizio psicologico per i giovani, vaccinazioni per bambini e adulti, distribuzione diretta di farmaci, Cup, Anagrafe assistiti, scelta del medico o del pediatra. Invece anche lì a farla da padroni sono inutilizzati tubi Innocenti rimasti aggrappati allo scheletro dell’antico padiglione abbandonato, pure lui a se stesso e a chi ci bivacca, sebbene di interesse culturale.

Perché è così che si distrugge la Sanità pubblica di territorio: mica chiudendo servizi, ma lasciandoli vivacchiare investendo poco o niente in risorse economiche e umane, non dedicando a chi ci lavora e a chi ne usufruisce strutture, pensieri, attenzione. Lasciando che la sua immagine sia costituita da tralicci di tubi Innocenti. ◘

2 tubi innocenti immagine della sanita pubblica mese giugno 2021

di Vanni Capoccia


Editoriale l'altrapagina Soc. Coop.
Sede Legale: Via della Costituzione 2
06012 Città di Castello (PG)
Responsabile: Antonio Guerrini
Info Privacy & Cookie Law (GDPR)

Seguici anche su:

Dati legali

P.IVA 01418010540
Numero REA: pg 138533
E-mail: segreteria@altrapagina.it
Pec: altrapagine@pec.it
ISSN 2784-9678

Redazione l'altrapagina

Telefono: +39 075 855.81.15
dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 12.00