Domenica, 10 Novembre 2024

libreria acquista online

Commedia degli errori o degli inganni?

Polemica. Dopo la denuncia di Giuseppe Sterparelli sulla clonazione dello Sposalizio della Vergine di Raffaello sono stati ascoltati tutti gli interlocutori e la nebbia è diventata più fitta

silvia romano2

Con una lettera pubblicata ne l’altrapagina nel mese di aprile, Giuseppe Sterparelli denunciava il fatto che il Comune di Città di Castello aveva ottenuto un contributo di 15.000 euro dalla Regione per la clonazione dello Sposalizio della Vergine di Raffaello in alta definizione digitale 3D, da ricollocare nel sito originario nella chiesa di San Francesco. Il progetto, ideato dallo stesso Sterparelli per la cui realizzazione aveva lavorato a lungo intrattenendo rapporti con la Pinacoteca di Brera a Milano, dove è collocata l’opera originale, e con la ditta Haltadefinizione individuata per la clonazione, prevedeva appunto la riproduzione in formato digitale dell’opera – che la ditta si era impegnata a donare gratuitamente – e la realizzazione di un docufilm per Sky, che avrebbe dovuto garantire un ritorno d’immagine importante per la città. Per mettere insieme queste tessere Sterparelli aveva coinvolto anche il Comune (Bettarelli, Tofanelli, Sindaco, funzionari) e Regione, assessora Paola Agabiti, che aveva garantito 15mila euro per la realizzazione del documentario, fermo restando che la richiesta pervenisse dal Comune in quanto l’ente non può intrattenere rapporti con privati. Ma la richiesta partita dal Comune per la Regione è risultata stranamente finalizzata a ottenere il solo contributo per la clonazione dell’opera, che in realtà è gratuita, mentre non figura il documentario. Quindi sia in Comune sia in Regione – sostiene Sterparelli – sono avvenuti dei cambiamenti rispetto all’idea originaria che devono essere chiariti, perché contraddicono il progetto da lui elaborato grazie al quale il Comune ha ottenuto i soldi che altrimenti non avrebbe avuto.

Vista la rilevanza pubblica dei fatti riportati nella lettera, abbiamo rivolto delle domande ai soggetti interessati: l’assessora regionale Paola Agabiti e l’assessore alla cultura del Comune di Città di Castello Vincenzo Tofanelli e lo stesso Sterparelli.

Dice la Regione

La segreteria dell’assessora ci ha indirizzati verso la responsabile del settore Antonella Pinna che, a sua volta, ci ha fatto parlare con un’altra funzionaria a ciò delegata. La sua dichiarazione è stata determinata e sbrigativa: «Della cosa abbiamo parlato (in assessorato) e ribadiamo che la Regione non intrattiene rapporti con i privati ma con gli enti pubblici. Il contributo è stato assegnato al Comune di Città di Castello per la campagna promozionale di valorizzazione delle iniziative legate al 500nario di Raffello Sanzio con apposita delibera».

La seconda domanda, con cui si chiede di spiegare per quale progetto sia stata fatta la richiesta, non arriva a conclusione perché la delegata subito aggiunge: «La Regione assegna contributi ai Comuni, ma poi non va a sindacare come essi spendono queste risorse. Se successivamente sorgono contenziosi con i privati ciò riguarda il Comune e non la Regione... gli atti sono pubblici, basta consultarli».

Dice la delibera della Regione

2 commedia degli errori o degli inganni mese giugno 2021La funzionaria esperta, che non ha voluto essere nominata, ha pronunciato poche parole ma confuse. In ogni caso, seguendo le sue indicazioni, abbiamo consultato nel portale trasparenza della Regione la delibera di concessione del contributo che, contrariamente a quanto affermato dalla stessa, non è per nulla generica e ha un oggetto molto chiaro. Il contributo è stato concesso al Comune di Città di Castello con delibera 1061 dell’11 novembre 2020 con questo oggetto: «Celebrazioni per il V centenario della morte di Raffaello Sanzio (1520 – 2020) – Contributo Comune Città di Castello per riproduzione Sposalizio della Vergine nell’ambito della mostra». Dunque la funzionaria della Regione non dice esattamente la verità, anzi, il suo contrario. I 15.000 euro sono stati assegnati al Comune di Città di Castello, come viene detto nel dispositivo dell’atto, «… per l’acquisizione di una riproduzione ad altissima risoluzione (tecnologia 3D) dello Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio da presentare nella Mostra intitolata “Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo”».

Riassunto

La delibera 1061 dell’11 novembre 2020 conferma che la Regione ha assegnato un contributo di 15.000 euro al Comune per la riproduzione in alta definizione digitale in 3D dello Sposalizio della Vergine di Raffaello, che la ditta Haltadefinizione di Franco Cosimo Panini Editore, grazie all’intermediazione dello Sterparelli, si era impegnata a concedere gratuitamente al Fec. L’atto non fa alcun cenno al documentario su Raffaello per la rete Sky, che Sterparelli aveva concordato con l’assessora Agabiti e che avrebbe dovuto essere l’oggetto vero della richiesta, come da progetto depositato da Sterparelli presso il Comune.

Ciò premesso abbiamo rivolto all’assessore alla cultura del Comune queste domande.

Perché il Comune ha richiesto un contributo per un’opera che sapeva essere concessa gratuitamente? Chi ha deciso di cambiare destinazione dell’opera dalla sua collocazione nella chiesa di San Francesco, come approvato dalla stessa Soprintendenza, alla mostra da allestire alla Pinacoteca? Perché nella richiesta di contributo non si fa cenno al documentario né allo Sterparelli che aveva ideato il tutto? Perché il progetto Sterparelli è stato “manipolato” in Comune per attribuirgli questa unica finalità? Il Comune come impiegherà i soldi ottenuti per un’opera concessa gratuitamente? E come potrà dichiarare una spesa che non ha sostenuto? Come potrà rendicontare il contributo se quell’opera non è in suo possesso e il cui proprietario è il Fec (Fondo edifici di culto)? In quali rapporti è rimasto il Comune con la Ditta Haltadefinizione di Franco Cosimo Panini Editore?

Dice l’assessore Vincenzo Tofanelli

Io come assessore alla cultura dal giorno della mia nomina avvenuta in data 07 Febbraio 2020 per ogni decisione in merito alla gestione della mostra nazionale che si terrà a Città di Castello a settembre 2021 ho inteso avvalermi della professionalità ed esperienza delle curatrici per quanto riguarda tutti gli aspetti organizzativi. Non ho personalmente mai avuto contatti né preso accordi con assessori regionali o funzionari in servizio presso l’Ente regionale.

L’opera (riproduzione dello Sposalizio della Vergine in alta definizione) avrebbe dovuto essere inserita nel percorso espositivo presso la mostra in Pinacoteca come documentato espressamente dalle curatrici. Il contributo richiesto alla Regione era finalizzato a tali attività di allestimento, promozione ed esposizione.

Il programma della mostra è stato sempre concordato con le curatrici e con l’Ufficio Cultura dell’Ente.

Il Comune si atterrà nell’utilizzo delle somme concesse dalla Regione Umbria secondo quanto disposto dagli atti adottati dalla Regione Umbria D.G.R 291 del 22/04/2020 - D.G.R 1129/2018 e D.D 11950 del 14.12.2020.

Il Comune collabora attualmente con la ditta Haltadefinizione nell’ambito di progetti di valorizzazione del proprio patrimonio culturale attraverso un’azione di documentazione delle più importanti opere custodite presso la Pinacoteca comunale.

Dice Giuseppe Sterparelli

Cosa non torna nella ricostruzione dei fatti da parte della Regione e del Comune, chiediamo a Giuseppe Sterparelli? L’interessato decide di non rispondere con le parole, ma presentando i documenti con una nota: «Invio la presente nota come risposta alla domanda che mi avete fatto, presentando i documenti allegati e mettendoli a disposizione dei lettori (nel sito www.altrapagina.it). Si tratta di:

a) Richiesta del Comune (firmata da assessore Tofanelli, prot. n. 23805 del 17/06/2020) alla Soprintendenza dell’Umbria e al Fec (Fondo edifici di culto, proprietario della chiesa di San Francesco) per la collocazione gratuita del clone 3D dello Sposalizio a San Francesco, con un evento natalizio da riprendere in un documentario televisivo, secondo il progetto (allegato) del curatore unico Giuseppe Sterparelli.

b) Richiesta del Comune (firmata dallo stesso Tofanelli, prot. n. 197894 del 4/11/2020:) alla Regione per contributo finanziario per la riproduzione del clone 3D dello Sposalizio per la Pinacoteca di Città di Castello (mostra con biglietto a pagamento).

c) Deliberazione regionale 1061 del 11/11/20 “Contributo Comune di Città di Castello per riproduzione Sposalizio della Vergine nell’ambito della mostra”».

3 commedia degli errori o degli inganni mese giugno 2021

Redazione l'altrapagina


Editoriale l'altrapagina Soc. Coop.
Sede Legale: Via della Costituzione 2
06012 Città di Castello (PG)
Responsabile: Antonio Guerrini
Info Privacy & Cookie Law (GDPR)

Seguici anche su:

Dati legali

P.IVA 01418010540
Numero REA: pg 138533
E-mail: segreteria@altrapagina.it
Pec: altrapagine@pec.it
ISSN 2784-9678

Redazione l'altrapagina

Telefono: +39 075 855.81.15
dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 12.00