Venerdì, 04 Ottobre 2024

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Per un vaso fiorito

Rubrica Verdario

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Con l’arrivo della bella stagione cresce il desiderio di circondarsi di colore: gli abbinamenti floreali spiccano in cromatismi vivaci nelle aiuole, nelle bordure e nelle fioriere, ma la manutenzione degli angoli più lontani del giardino può rappresentare un problema a causa del caldo e della siccità. Diviene perciò fondamentale scegliere piante adatte a condizioni climatiche difficili, in grado di vivere e di fiorire abbondantemente con poca acqua e con sporadiche attenzioni.

Possiamo collocare il nostro verde in orci e vasi sufficientemente capienti da sistemare sulle colonne delle cancellate, sui muretti di confine, sul perimetro delle abitazioni. Questi andranno riempiti con un substrato di qualità miscelando lapillo di grana sottile con un buon terriccio organico a parità di rapporto, per garantire corretto drenaggio, buona fertilizzazione, ritenzione idrica prolungata nei periodi più infuocati.

Quanto alle composizioni, sono particolarmente scenografiche quelle che giocano su verticalità al centro del contenitore ed effetto a cascata lungo il perimetro. Lo slancio verso l’alto si può ottenere con la stipa tenuissima, una graminacea frugale e impalpabile molto resistente alla siccità, perfetta da consociare alla succulenta delosperma cooperi, la quale scendendo verso il basso offre in bella mostra una profusione di fiori viola. Un arbusto succulento come il mesembriantemo, dai vari cromatismi floreali, è perfetto da associare a un potpourri di sedum, caratterizzati da una moltitudine di tipologie fogliari aghiformi o a rosellina che virano dal verde glauco al rosso, dal bronzo al giallo. La scenografica bulbilla dalle lingue fogliari carnose e dagli oscillanti fiori giallo arancio si può collocare in grossi vasi per valorizzare i punti più lontani grazie al portamento a cuscino. Per i più attenti alle irrigazioni si consiglia la bella euphorbia characias, un’erbacea perenne dall’aspetto arcaico e dalle inconfondibili pannocchie verde acido in primavera, da associare alla gazania krebsiana, un’erbacea strisciante dalla bellezza raggiante con i suoi grossi fiori arancio.

Per i luoghi più lontani, difficili da curare e da irrigare, la scelta può ricadere sulla variegata agave americana o sulle maestose pale lisce di opuntia indica o sull’aloe sunrise; sono piante propriamente grasse che potrebbero ospitare alla base un bel tappeto ricadente di aptenia cordifolia, una tappezzante dagli innumerevoli fiori rossi, o la multicolorata portulaca stagionale.

Si tratta di composizioni sostenibili, dall’indiscutibile valore estetico, in grado di sopravvivere al sole, ai venti, alla salsedine e a temperature invernali che non siano propriamente montane. Tutto questo per un bel vaso verde fiorito, la cui cura è quasi da dimenticare. ◘

di Aurelio Borgacci


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