Venerdì, 29 Marzo 2024

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Il Bene e il Male

SENSOINVERSO.

silvia romano2

Fin dai banchi di scuola abbiamo appreso che i grandi macellai della Storia hanno fatto le guerre per sete di potere, di dominio, di ricchezza. Ma dal 1990 in poi il programma è cambiato: le guerre si fanno per far trionfare il Bene sul Male. Uno scopo umanissimo, e per questo sono state chiamate “guerre umanitarie”. E umanitarie sono state le guerre alla ex Jugoslavia, all’Afghanistan, all’Iraq di Saddam Hussein, alla Libia di Gheddafi, alla Siria di Assad, ai terroristi. Hanno anch’esse provocato milioni di morti, ma possiamo sentirci in pace con la nostra coscienza, perché sono state fatte a fin di Bene. Anche le guerre che si stanno preparando contro Cina, Iran e Corea del Nord avranno lo stesso scopo. Senza mai dimenticare che la cosiddetta “Guerra fredda” tra Stati Uniti e Russia è stata una lotta del Bene contro il Male.

Il Bene abita in Occidente, predilige lo stile di vita statunitense, detiene gli armamenti più distruttivi che l’umanità abbia mai creato negli arsenali americani, russi, francesi o israeliani, ma essi sono buoni e se li usano è solo per difendere la causa del Bene. Anche scienza e tecnologia stanno dalla parte del Bene, perché sono state inventate in Occidente. Così come i ricchi abitano in Occidente e in quella parte dell’Oriente che vuol fargli concorrenza. Lo stesso Dio abita  in Occidente ed è dalla parte del Bene e non ha nulla a che vedere con l’altro Dio che difende il Male e la barbarie di quei popoli che, a loro volta, vedono la realtà esattamente rovesciata: il Male è l’Occidente e il Bene sono la loro cultura e la loro religione. I nuovi crociati dunque hanno alzato le loro armi e le loro insegne, che non sono lance e spade, ma missili atomici, cultura e religione, e hanno intrapreso, come ha scritto Oriana Fallaci, la guerra della civiltà contro la barbarie, dei cristiani contro i musulmani, dei ricchi contro i poveri, perché deve essere chiaro a tutti che la caduta del muro di Berlino ha segnato la fine della Storia (Francis Fukuyama) e che vi è un solo vincitore: l’Occidente, Stati Uniti in testa.

La guerra afgana ha svelato questa ipocrisia planetaria. Lo hanno spiegato quelle sparute donne afgane che hanno deciso di ribellarsi ai talebani, ricordando che la libertà non si concede ma si conquista a prezzo di sangue, perché il Male è sempre dalla parte di chi opprime. ◘

Redazione Altrapagina


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