"Caro Secondi vieni a parlare con noi"

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Elezioni amministrative.

silvia romano2

Sono tra quelli, lo ammetto, che escono con un po’ di magone da queste elezioni comunali a Città di Castello. Non ho votato Luca Secondi e la sua coalizione. Speravo in un cambiamento.

Avrò dunque come Sindaco Secondi. Non ho niente di personale contro di lui. In fondo mi sta simpatico; dà l’idea di essere un tipo pratico, di quelli abituati in campagna ad affrontare le cose con concretezza. Intorno a lui vedo qualche bella persona, ma pure diverse altre che, invece, m’hanno fatto diventare la politica uggiosa. A questo punto mi chiedo: Secondi continuerà l’andazzo dell’ultima Amministrazione, che mi ha proprio dato l’idea di spingere la città verso una costante decadenza? Del resto ne era Vicesindaco, e di provata “fede bacchettina”. Oppure sarà in grado di portare un po’ di rinnovamento?

Confesso di essere un po’ scettico. Sono avvilito per come è ridotta la città. Ancora mi domando come abbia potuto diventare Sindaco, il Secondi. Negli ambienti che bazzico, al bar, al lavoro, tra gli amici – parlo della città, naturalmente –, pochissimi dicevano che l’avrebbero votato. Andando poi a vedere i risultati dei seggi urbani, mi sono reso conto che è stato proprio così: nel capoluogo ha preso una batosta.

Ora spero che sia Secondi a fare il primo passo e ci venga a chiedere, nei quartieri e nelle associazioni, cosa non va. Avremmo tante cose da dirgli, per fargli capire che Città di Castello, per noi miseri mortali che ci viviamo, è talvolta parecchio diversa da quella di cui si legge nei giornali o nei comunicati ufficiali: la Città di Castello di Monica Bellucci, di Alberto Burri, di Raffaello, dei tartufi, dei turisti affascinati, di aziende leader, di eccellenze, di manifestazioni immancabilmente di successo. Non si vuol essere pregiudizialmente dei bastian contrari: conosciamo le risorse e le potenzialità della nostra città. Proprio per questo gradiremmo davvero che il Sindaco e la sua squadra avviassero un dialogo con chi non li ha votati: senza la loro energia, senza le loro idee, Castello non ha prospettive di rinascita!

All’opposizione, in Consiglio comunale, vanno i tre candidati a Sindaco sconfitti (due uomini espressione del Centro-destra e una donna di Centro-sinistra, ma moderata), due esponenti cattolici di Destra, un socialista dissidente, un leghista, una “civica” di Sinistra e un altro “civico” moderato. Uno schieramento politicamente così variegato, già debole nei numeri, saprà esercitare con efficacia il ruolo che tocca all’opposizione? È lecito dubitare. Non dovrebbe essere difficile per chi governa (politici e apparato amministrativo comunale) imbrigliare l’opposizione, dividerla, sfiancarla e ridurla all’impotenza. A meno che non le diano una mano quei cittadini che sono usciti allo scoperto nelle varie liste in campagna elettorale. Brutta situazione, la loro. Sono poco rappresentati in Consiglio comunale e non hanno come riferimento partiti ben organizzati e agguerriti. Eppure della loro “energia civica” ce ne sarebbe proprio

di Valentino Rocchiana