Città di castello. Il dopo-elezioni.
A giudicare dagli improperi del mio vicino di casa, l’hanno fatta proprio grossa: «Hanno aspettato la fine delle elezioni per spedirci le bollette della TARI di quest’anno, da pagare alla svelta; e ci sono pure degli aumenti!». Inevitabile il commento politico: «L’hanno fatto per non perdere voti. Se le bollette arrivavano durante la campagna elettorale, li perdevano di sicuro quei quattro voti che li hanno fatti vincere!». E giù altri improperi…
Lui la pensa così. Mi sono sentito in colpa perché io le bollette le pago senza manco guardare l’importo. Me lo posso permettere. Invece nella sua famiglia è solo lui che lavora e devono stare attenti anche agli spiccioli.
Non so se sia stata una furbata o meno da parte del Comune. Ora abbiamo una nuova Amministrazione e un nuovo Consiglio comunale, con una maggioranza e una minoranza. Li abbiamo mandati in Comune proprio perché su queste questioni discutano, e si accapiglino se necessario. Però mi vien da chiedere: mica, tra chi sbraita per le bollette, ci sarà qualcuno di quelli che non sono andati a votare?
Quell’oltre 30% per cento di castellani che non sono andati a votare al primo turno “merita”
questo qui pro quo della Tari; un’altra volta vadano a scegliere chi li dovrà governare!
Se non ci fosse stato questo “casino” delle bollette, saremmo qui a commentare una fase di stanca della politica locale. Luca Secondi e la sua Giunta stanno muovendo i primi passi, in modo felpato. Proclami ambiziosi non ne possono fare. Sanno che una buona fetta della città li sta ancora “studiando” e che sotto la cenere covano i tizzoni accesi dello scontento. È una fase, appena avviata però, di reciproco ascolto. Chi ha votato contro questa maggioranza sa bene che dovrà conviverci per 5 anni... Ma anche Secondi e gli assessori dovrebbero sapere che sarebbe dura tirare avanti un quinquennio senza il necessario sostegno.
In campagna elettorale si è tanto discusso su continuità e discontinuità con la passata amministrazione. L’elezione dell’ex sindaco Luciano Bacchetta a presidente del Consiglio comunale e altri movimenti che notiamo dietro le quinte (e che susciteranno presto discussioni accese!) fanno decisamente pendere la bilancia dalla parte della continuità. Vero è pure che ci sono alcuni assessori giovani e di belle speranze: ma vedremo con il tempo se “quaglieranno” e se davvero rappresentano una novità rispetto al passato.
Situazione ancora difficile da decifrare nel campo dell’opposizione. Numericamente prevale quella di Centro-destra. Alcuni consiglieri si devono ancora fare le ossa. Se si tratterà di una opposizione sul tipo di quella esercitata nella passata consiliatura, fatta di semplici e sporadiche “stoccate”, Secondi può stare tranquillo. C’è poi l’opposizione civica di Centro-sinistra. Per la spietata legge elettorale, a rappresentare lo schieramento che ha raccolto poco meno dei voti di Secondi ci sono solo tre consiglieri… Lì si tratta poi di tenere insieme uno schieramento molto variegato, che per quanto sottorappresentato esprime energie importanti della società locale. Sappiamo che sta nascendo un coordinamento per mettere in grado i consiglieri comunali di esercitare con costanza, con forza e con competenza il loro ruolo di opposizione. Se ciò avverrà, sarà una novità politica di rilievo. ◘
di Valentino Rocchiana