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Al mio caro amico David Sassoli

Personaggi. La scomparsa di David Sassoli nel ricordo personale dell'On.

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La prematura scomparsa di David Sassoli è stata un dolore vero. Per me, prima di tutto, era da tanti anni un amico.

È stato un giornalista di valore, tra i volti e simboli migliori del servizio pubblico, che ha sempre difeso con passione. Il suo lavoro è stato intrecciato a una vita caratterizzata da impegno sociale e civile, ideale. È stato un parlamentare europeo stimato e di grande serietá della Circoscrizione dell’Italia centrale fin dalla prima candidatura nel 2009, quando girammo l’Umbria in lungo e in largo in una intensa campagna elettorale. Questa Circoscrizione l’ha confermato con tanti consensi nel 2014 e nel 2019. Non era difficile fare campagna elettorale con lui. La sua popolarità, la sua disponibilità, la sua semplicità nel rapporto con i cittadini rimanevano impressi. Come il suo sorriso.

David Sassoli è stato un Presidente del Parlamento europeo di reale spessore. Autorevole e riconosciuto, in questi anni ha saputo contribuire a ridare senso all’Europa, all’idea di un’Europa unita e dei popoli. All’idea di democrazia, contro i sovranismi e i populismi. Contro le “democrature”, per il rispetto dei diritti umani e civili. I ricordi si affollano. Per anni, gli anni in cui ero Caposegreteria del Sindaco Veltroni, nei giorni di “corta” dal Tg, David veniva a trovarmi in Campidoglio e quegli incontri rimarranno per sempre impressi.

al mio caro amico david sassoli mese gennaio 2022 2Anche David, di formazione cattolico-democratica, era stato un forte sostenitore dell’Ulivo e sperava molto nel futuro Partito democratico. E poi le cene romane a tre, più o meno una volta al mese con un altro giornalista umbro, tifernate come me, Sandro Ceccagnoli. Sandro è stato per decenni uomo-macchina straordinario del Tg1, filtro e decisore ultimo tra redazione e conduttore. E il suo valore, la sua umanità lo fecero diventare non solo un punto di riferimento professionale, ma anche un vero amico di direttori e giornalisti. David era profondamente legato a Sandro. E avevamo l’idea di organizzare un ricordo di Sandro proprio a Città di Castello. Quando lo faremo, sarà purtroppo senza Sassoli. Che era sempre attento ai problemi del territorio che lo aveva eletto. Nello scorso settembre ci incontrammo una sera alla Festa nazionale de l’Unità di Bologna e parlammo tra l’altro dei problemi e del futuro delle Acciaierie di Terni, che da parlamentare europeo aveva sempre seguito. E so che anche lui, pur nel suo ruolo istituzionale, non ha fatto mancare parole e gesti, in questi mesi, per garantire occupazione, lavoro, futuro produttivo agli Acciai di Terni.

È una perdita vera, quella causata da questa scomparsa. Innanzitutto per i suoi familiari, per i figli, per Sandra, bravissima dirigente dei Beni Culturali al Ministero e poi nella sua L’Aquila (intensi anche emotivamente furono gli indimenticabili servizi di Sassoli inviato del Tg1 a L’Aquila dopo il terremoto). È una perdita per l’Europa, per il nostro Paese. Per la politica – che per lui voleva dire servizio, occuparsi degli altri – per il Pd. Ed è una perdita per le tante persone che l’hanno conosciuto, stimato. Che gli hanno voluto bene.

Da ultimo, vorrei ricordarlo con parole da lui pronunciate, che sono una sintesi della sua vita professionale e politica: “La speranza siamo noi, quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo contro tutte le ingiustizie”. In ricordo di David Sassoli, nei giorni scorsi, in tutta Europa e ovviamente nel nostro Paese si sono levate tantissime voci di cordoglio e di dolore per la perdita di un grande cittadino europeo e italiano. Da tante, diverse parti politiche, culturali e sociali, da autorità politiche e istituzionali, da semplici cittadini. Non sono mancate neanche le bellissime parole di Papa Francesco. Credo che quel coro di voci fosse davvero sincero.

di Valter Verini


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