E sia poesia.
La sua poesia si “nutre” del dialetto perugino. I suoi versi scanzonati, irridenti, disincantati, diventano quel profumo di “bigarumi” che Walter sa amalgamare ed esaltare. Parole ricercate e semplici come coloratissimi fiori di campo che regalano la bella stagione. Una autoironia che distende un velo di malinconia e rimpianto e ricerca un “ozio” tutto latino, che, come sottolinea Renzo Zuccherini, è “attaccamento alle radici, al luogo che dà senso al mondo.
Nato a Perugia nel 1948, Walter Pilini è laureato in Materie letterarie con una tesi in Paleografia latina. Nella scuola di Chiugiana ha insegnato per più di trent'anni e condotto significative esperienze pedagogiche. Ha collaborato con la Cattedra di Dialettologia italiana dell’Università di Perugia per la Toponomastica. È autore di numerose raccolte poetiche, alcune delle quali pubblicate con lo pseudonimo di "Quartilio". È uno dei fondatori dell’Associazione di Cultura Dialettale e Popolare “Il Bartoccio”. Ricordando le sue innumerevoli pubblicazioni, ci piace segnalare Bigarumi, spigolature estive e divertissements extra-vaganti e Via...Gra, fatti e misfatti inverosimili per le vie perugine. È bene segnalare che le poesie scelte in questa occasione sono state pizzicate qua e là da 39, corso bersaglieri e Pensieri in/versi, Porzi editore.
È arrivato anche il momento di goderci alcuni degli Haiku (poesia giapponese composta di 17 sillabe ripartite in gruppi di 5,7,5) che Pilini declina in dialetto: ◘
Aguardo la clessidra la réna s'è amucchiata ‘l temp é più poco So’ stato ‘n cane sciolto cussì, senza padrone, col summio mai sepolto de la rivoluzione Trent'anne, laureato va ‘n cerca de’n lavoro... So sempre più ‘ncazzato: ch'avén fatto per loro? Si è vér che i Talebani énno Studenti ta me me sa ch'én tutti ripetenti |
(Guardo la clessidra la sabbia s'è ammucchiata il tempo è poco) (Sono stato un cane sciolto così, senza padrone, col sogno mai sepolto della rivoluzione) (Trent'anni, laureato, va alla ricerca di un lavoro... Sono sempre più incazzato Che cosa abbiamo fatto per questa generazione?) (Se è vero che i Talebani sono studenti sono dell'avviso che forse siano tutti ripetenti) |
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Callato è ‘l sole dietr'a l'ultimo toppo abuja ‘l giorno M'assilla l tempo me illudo d'afermallo ma vò con lu Le lale spunte epur vorrìa golàe per ducasìa |
Calato è il sole dietro l'ultima collina annotta) (M'assilla il tempo mi illudo di fermarlo ma vado con lui) (Le ali spuntate eppure vorrei volare da qualsiasi parte) |
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di Giorgio Filippi