Nell’ultimo numero de l’altrapagina, alcuni articoli hanno interessato aspetti diversi del nostro territorio, partendo dalla città e allargandosi all’Alta valle del Tevere.
A me, da sempre appassionata della nostra valle, delle sue tradizioni, della sua cultura e rilevanza artistica, ha fatto riflettere su quanto siano valorizzate le 209 associazioni iscritte all’albo comunale, che, a vario titolo, si prendono cura del territorio, dei cittadini e della cultura.
Quante di queste associazioni sono conosciute dai cittadini? Scorrendo l’elenco comunale mi sono accorta che di molte non conoscevo l’esistenza. Ignoranza personale! Ma siccome nel sito del Comune se ne “riconosce il ruolo di fornire cittadinanza sociale e se ne promuove lo sviluppo” penso che i cittadini debbano prendere atto di quante persone volontariamente si mettono a disposizione della comunità, senza altro scopo che quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, sia dal punto di vista umano che culturale.
La signora Bassini chiudendo la sua intervista nel numero de l’altrapagina di gennaio ha detto: “…c’è tanto lavoro da fare, è necessario rimboccarsi le maniche e cominciare…”.
Spero che l’attuale Amministrazione si accorga di quante persone si sono rimboccate le maniche per rendere il nostro spazio urbano, e non solo, più vivibile e culturalmente ricco.
Non è il momento di fare fronte comune e coinvolgere le associazioni in una progettualità che permetta alla città di “…tornare a sognare”? (cit. signora Bassini)
Incominciamo a conoscere le associazioni ed enti che gravitano nel territorio, di cosa si occupano, quali sono i loro obiettivi, le difficoltà che incontrano e quello che vorrebbero realizzare.
Vorrei sottolineare una presenza importante nei nostri quartieri, di cui si parla poco: gli oratori e i doposcuola. Alcuni sono storici, come quello di Riosecco che è in piedi da 50 anni, e non si occupano solo dei compiti, ma fanno molto di più, perché offrono cultura, educano al rispetto reciproco e alla condivisione formando i cittadini di domani.
Forse è anche tempo che le numerose associazioni si incontrino, non solo per conoscersi, ma per trovare obiettivi comuni, per essere di stimolo all’Amministrazione, affinché gli impegni presi in campagna elettorale non rimangano inevasi. Progettare insieme può creare più opportunità, può significare maggior ascolto da parte delle istituzioni e non da ultimo può garantire un significativo apporto di idee che incontrino le necessità vere dei cittadini.
Allora “rimbocchiamoci le maniche…” andando alla scoperta delle tante realtà presenti nel territorio. Poniamo domande alle associazioni, alle istituzioni e naturalmente ai cittadini… ◘
di Maria G. Goretti