Martedì, 10 Dicembre 2024

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Siamo tutti pacifisti

SENSOINVERSO.

silvia romano2

Alzi la mano chi non è per la pace! Siamo tutti pacifisti. In testa alla graduatoria è certamente Berlusconi. Fu lui a scoprire Putin, a invitarlo in Italia, a prestargli il lettone, a indicarlo all’Occidente come esempio da seguire: un modello di nuova democrazia pacifica. Poi venne Salvini, che dalla Piazza Rossa sentenziò: “io sarei più sicuro con uno come Putin”. Ma se è così, gli ha ricordato il Sindaco polacco di Przemysl quando il capo leghista è andato a portare solidarietà all’Ucraina, «… venga con me al confine polacco a condannare [Putin]». Ora porta solo fiori all’ambasciata ucraina e prega per i bambini bombardati, dopo essersi convertito al pacifismo sulla via del Cremlino e dei suoi finanziamenti.

«Complimenti a Vladimir Putin per la sua quarta elezione a presidente della Federazione russa. La volontà del popolo in queste elezioni russe appare inequivocabile», gli ha risposto Giorgia: yo soy Giorgia, soy una mujer, soy ortodossa, soy kirillica. Un suo fans ha commentato: «Elezioni sicuramente democratiche, nevvero?». E come no!, ha commentato un ex: «Cara Giorgia Meloni, credevo in te, ma dopo quello che ho letto spero che tu scompaia dalla scena politica». Tanto per gradire.

Ma la compagnia si è allargata oltreoceano con un missile balistico sparato da Trump: «Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong-un sono “intelligenti”, mentre Joe Biden è “un debole”». Forse per questo il presidente Biden si è arrabbiato contro il suo avversario e ha sparato a zero: «Putin è un macellaio: deve essere condannato per crimini di guerra».

La cosa ha avuto un’eco in Italia, dove al richiamo di “Giuseppi”, Conte ha preso la parola: sì alle armi all’Ucraina, ma solo quelle che sparano acqua: difendersi senza aggredire. Grillo, basito da tale affermazione, non è riuscito più a pronunciare le parole “Putin e guerra”.

Poi è salito in cattedra Orsini, lo stratega del Risiko: la Russia ha 10 pedine, l’Ucraina solo due, quindi l’Ucraina deve arrendersi: ubi maior, minor cessat. Lavrov, il “minestrone” estero russo che parla solo cirillico, l’ha sparata grossa pensando di non essere compreso: «Zelensky? Anche Hitler aveva origini ebraiche». Ovadia, invece, ha ricordato i trascorsi nazisti del battaglione Azov, da cui deriva che l’Ucraina è piena di croci uncinate. Si è dimeticato di dire che Stalin, che non era nazista, ha sterminato dai 4 ai 6 milioni di ucraini, affamandoli e che le milizie cecene non è che siano proprio degli angioletti. Per Carlo Freccero la strage di Bucha è stata allestita in meno di due ore, come un set cinematografico. Santoro ha tirato le conclusioni: Destra e Sinistra unite in nome della pace? Forse per questo la “Pace è proibita”. Putin, invece, ha tirato un sospiro di sollievo: «Ho perso la guerra, ma ho vinto la pace».

Redazione l'Altrapagina.


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