Teatro. “Accademia dei Riuniti”, Umbertide

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Teatro. “Accademia dei Riuniti”, Umbertide.

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L’Accademia dei Riuniti colpisce ancora. A distanza di oltre trent’anni dalla straordinaria riconversione del vecchio e decaduto Teacine nel restaurato e scintillante Teatro dei Riuniti (riattivando una tradizione settecentesca), e dopo tre decenni di successi di teatro amatoriale (ma estremamente professionale nella realizzazione delle messe in scena) a livello internazionale, torna a stupire con una brillante versione di Tom, Dick & Harry degli inglesi Ray e Michael Cooney.

E proprio qui sta la chiave del rinnovato exploit della compagnia umbertidese: Birgitta Roselletti, autrice della traduzione e dell’adattamento oltre che regista della commedia, porta sul palcoscenico altotiberino un allestimento destinato a girare i circuiti e magari partecipare a quei concorsi di settore che hanno visto spesso in passato primeggiare in Europa i Riuniti, a partire da quel Balera definito dal suo autore, Penchenat, il migliore adattamento dell’originale Le bal, divenuto fenomeno di costume, anche grazie alla versione cinematografica. E poi una serie impressionante di titoli sia sul versante drammatico (Vecchi, Parenti serpenti) sia su quello brillante (Le cognate di E.Assous, Il letto ovale dello stesso R. Cooney), solo per citarne alcuni tra i più recenti.

Gli attori hanno letteralmente trascinato il pubblico in un crescendo non solo comico, in virtù di ritmi e tempi (essenziali in ogni messinscena, imprescindibili nella commedia) magistralmente impressi dalla regista e poi da un’interprete di grande e comprovato talento come Enrica Bernacchi, che ha al suo attivo qualche comparsata nella TV di Stato, ma che, se si fosse dedicata interamente alla recitazione, sarebbe divenuta un’attrice di fama nazionale.

teatro accademia dei riuniti umbertide altrapagina mese luglio agosto 2022 altrapagina mese luglio agosto 2022 1Ma, al di là dell’ottimo riscontro dell’ultima fatica, è importante evidenziare il ruolo fondamentale sul piano sociale, aggregativo e civico, che l’Accademia ricopre ormai con continuità esemplare a Umbertide: la produzione originale innanzitutto, con delle autentiche perle destinate a duratura memoria, ma pure la capacità organizzativa di eventi e rassegne, favorita dall’abilità gestionale di una sala e degli spazi annessi, che soltanto con un volontariato così mirabilmente espresso è riuscita a divenire punto di riferimento d’eccellenza sotto il profilo culturale per l’intera comunità locale, un’entità d’avanguardia altrimenti insostenibile con i parametri pubblici canonici.

Ciò ha portato negli anni a un’interconnessione così simbiotica tra struttura (sede della compagnia) e attività che è andata sempre a tutto vantaggio della qualità della proposta, sia sul piano della veicolazione di spettacoli di caratura nazionale, sia con una serie di percorsi alternativi comunque godibili.

Superfluo ricordare che il deus ex-machina del tutto sia stato il mai troppo compianto Achille Roselletti, personalità vulcanica e poliedrica, un pezzo di storia dell’antica Fratta, ideatore dell’affermato “Ottocento Umbertidese” e di tante altre iniziative, docente al liceo locale e nello specifico direttore artistico e regista di tutte le pièces portate in scena dalla compagnia, venuto prematuramente a mancare cinque anni fa.

Avrebbe potuto essere la fine di un’esperienza meravigliosa per qualsiasi altra realtà analoga. Eppure la sapiente resilienza della compagnia (senza dimenticare la ‘pesante’ ma pure esaltante ‘eredità’ portata avanti dai figli Birgitta e Achille Junior) ha saputo assorbire il terribile colpo ripartendo, senza cesura alcuna, sulla scia del padre fondatore, avendone metabolizzato l’insegnamento in tanti anni di attività. E anche adesso continua a vivere realizzando progetti di sicura valenza.

Per capire fino in fondo poi i valori umani, oltreché artistici, che la Compagnia esprime, basti citare due esempi di assoluta sensibilità morale che la dicono lunga sia sulla compattezza solidale, da sempre tratto distintivo del gruppo, sia sul carattere etico dello stesso.

teatro accademia dei riuniti umbertide altrapagina mese luglio agosto 2022 altrapagina mese luglio agosto 2022 3Lo scorso novembre in occasione degli 80 anni di Luciano Bettucci, colonna portante dei Riuniti, gli amici e colleghi gli hanno organizzato un “compleanno a sorpresa” proprio nel suoi amatissimo teatro, dove lo hanno indotto a entrare dal retro grazie a uno stratagemma ben congegnato, finché, una volta sul palco, i fin lì rigorosi buio in sala e silenzio assoluto dei convenuti si sono trasformati nell’applauso scrosciante, ideale omaggio delle istituzioni nonché dell’intera popolazione umbertidese; quindi immagini di alcune tra le più significative performance del “Boba” (questo l’affettuoso soprannome) sullo schermo si sono alternate a testimonianze vivaci e sincere di tanti personaggi non solo locali, colleghi di lunga data che hanno calcato le sue stesse tavole: un evento emozionante per il commosso Luciano, in primis, ma anche per tutti gli intervenuti che hanno assistito a una memorabile manifestazione di gratitudine, meritatissima ma tutt’altro che scontata.

Nella circostanza del debutto dell’ultimo lavoro, poi, la locandina è stata rappresentata da uno spazio completamente bianco poiché una delle anime più belle della compagnia, l’eclettico Adriano Bottaccioli, era venuto a mancare nei mesi scorsi e come al solito sarebbe stato lui l’autore, non solo delle scenografie, ma pure dell’affiché ufficiale: anche in questo caso un omaggio delicato a un altro grande protagonista di questi anni così intensi. ◘

Di Massimo Zangarelli