SECONDA LETTERA.
È toccato a Irene, la sorella minore, scrivere la seconda delle lettere a Barbara Corvi che, da quasi 13 anni, è scomparsa dalla sua abitazione di Amelia senza lasciare tracce. L’iniziativa ne richiama altre simili già praticate dal movimento anti ’ndrangheta ed è nata per volontà dell’Osservatorio regionale sulle infiltrazioni mafiose e l’illegalità.
Questa forma di coltivazione della memoria costituisce anche un’esortazione a non dimenticare la vicenda e, insieme, una sollecitazione perché il tutto non scivoli negli archivi di qualche tribunale.
L’Osservatorio si propone di pubblicarne dodici, fino al maggio 2023, e ha proposto ad altrettante persone di stendere una missiva che costituisce anche un appoggio a coloro che stanno continuando a cercare la verità, mantenendo viva l’attenzione sulla vicenda che ha travolto Barbara, come le tante altre donne vittime di violenza, mafiosa o no.
Solo così sarà possibile affiancare la famiglia, le associazioni e la società civile impegnate a rilanciare incessantemente la domanda “dov’è Barbara?”.
Cara Barbara,
il mese scorso ci siamo riuniti il giorno del tuo compleanno per ricordarti di nuovo e per dedicarti una canzone, che racconta molto di te e di come sei e del percorso che si sta facendo da quando non ci sei più per cercare la verità, e proprio in questa giornata mi sono resa conto di quanto è grande la tua forza.
Io ho sempre saputo quanto sei tosta e quanta forza trasmettevi e trasmetti, perché io, in tutti questi anni che non c'eri e non ci sei, sono riuscita a fare cose che non immaginavo solo grazie alla tua forza. In ogni situazione difficile, pensando a te e a come mi avresti aiutata e spronata, ho agito e vissuto, ma la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta un mese fa è come sei arrivata dentro a tutte le persone che lottano per te, ma che tu nemmeno conosci. Ho sentito e visto in tutte queste persone la tua testardaggine e determinazione…sei arrivata dentro di loro!
Te ne sei andata fisicamente, ma la tua anima è qui con noi ogni giorno e nessuno riuscirà a mandarla via. «Io ti sento dentro al vento, non sei andata via», come dice la canzone che racconta di te e della tua storia, scritta da una persona a te sconosciuta, ma tu sei arrivata anche a lei!!!
Grazie per la forza che ci dai ogni giorno nel continuare a gridare “DOVE SEI BARBARA?”.
Tua sorella Irene
Redazione l'Altrapagina