Venerdì, 19 Aprile 2024

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Criminalità. Dodici lettere per non dimenticare Barbara Corvi

Quarta lettera.

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La campagna “Lettere per Barbara Corvi” nasce in seno all’Osservatorio Regionale sulle Infiltrazioni e l’illegalità della Regione Umbria. L’idea, che ha radici nella storia del movimento anti-’ndrangheta, si inquadra nel più ampio lavoro di accompagnamento, supporto e proposta a partire dalla storia della scomparsa di Barbara Corvi avvenuta il 27 ottobre del 2009.

Le “lettere” vengono diffuse da vari canali di informazione (in Umbria e in Calabria), scritte da persone impegnate nella ricerca della verità e nella coltivazione della  memoria su questa particolare vicenda.

Si intende così favorire una conoscenza diffusa sulla storia di Barbara Corvi, affiancandone la famiglia, coinvolgendo associazioni e opinione pubblica perché continuino a reiterare insistentemente la domanda “dov’è Barbara?”

La prima “lettera” è stata scritta dall’Osservatorio, con un’introduzione dell’intero percorso. La seconda lettera è stata scritta da Irene Corvi, sorella di Barbara, la terza lettera da Aps Forum Donne Amelia. La quarta lettera, ottobre 2022, è stata scritta da Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Terni.

Cara Barbara,

oggi è l’anniversario della tua scomparsa, ma dopo 13 anni il tuo ricordo è più vivo che mai. Nessuno di noi di Libera Terni ha avuto il piacere di conoscerti di persona; eppure, grazie agli incontri con le tue sorelle, i tuoi genitori, le tue amiche del Comitato di Amelia, in occasione delle tante iniziative a te dedicate, ci sembra di averti sempre conosciuta. Per la nostra associazione il ricordo delle vittime innocenti di mafia è l’occasione per rinnovare l’impegno quotidiano contro la violenza mafiosa, per questo ciascun Presidio territoriale è dedicato a una di queste vittime. Nell’ intitolare il Presidio di Terni a tua cognata, Angela Costantino, abbiamo voluto al tempo stesso salvare dall’oblio il ricordo di una donna giovane e sfortunata e mantenere viva l’attenzione sulla tua vicenda, che presenta dei punti di contatto con la sua. In effetti non sappiamo se vi siate mai incontrate, o solo sfiorate, in fondo tra di voi c’ erano solo pochi anni di differenza. Quando scomparve nel nulla, all’ improvviso, in quel giorno del 1994, si parlò di allontanamento volontario, di possibile suicidio, di depressione… Sono passati molti anni da allora, ma ora ci sono delle sentenze che dicono che Angela fu sacrificata in nome di un malinteso senso dell’onore, per aver tradito il marito mentre era in carcere, ed aver tentato di riconquistare la propria libertà. Perché alla violenza di genere che si consuma all’interno dei rapporti di coppia, di cui purtroppo sono piene le cronache quotidiane, il contesto mafioso aggiunge un carico di pressione, di controllo sociale e ambientale, che spesso non lascia vie di uscita alle vittime designate. Ed è anche nel tuo nome che sono nati progetti di sostegno alle persone che vogliono sottrarsi ai contesti mafiosi.  Da tutto quello che sappiamo di te, eri una donna libera che voleva vivere pienamente la propria vita, e non ti saresti mai allontanata volontariamente dai tuoi affetti più cari, senza lasciare tracce, senza metterti in contatto con le persone a te più vicine. Per questo, anche se è passato tanto tempo dalla tua scomparsa, noi siamo sempre vicini alla tua famiglia, ai tuoi amici, a tutti coloro che negli anni non si sono arresi alle spiegazioni di comodo, e continueremo a chiedere, per tutto il tempo che sarà necessario, verità e giustizia per Barbara.

Con grande affetto

Le amiche e gli amici di Libera Terni

Libera Terni e Presidio “Angela Costantino”

Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata e l'illegalità Regione Umbria

Legge regionale 19 ottobre 2012, n. 16, art. 6 bis

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