Dossier: L'economia di Francesco

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silvia romano2

Ci sono piccoli gesti che lasciano il segno. Quando nel 2019 ha invitato i giovani a riflettere su una economia che uccide, papa Francesco non immaginava che la sua sollecitazione fosse raccolta da 2500 ragazzi venuti da ogni parte del mondo per sognare un nuovo mondo possibile. Si è precipitato ad Assisi per ascoltare le proposte e i progetti dei giovani economisti. Quello che colpisce nei volti e nelle storie di ciascuno di loro, è che sono sognatori con i piedi ben piantati per terra, capaci di rivoluzionare le realtà concrete, con intelligenza, passione e creatività.

Il loro progetto è di sovvertire l’idea di un profitto a tutti i costi, la massimizzazione degli utili d’impresa e di mettere al centro dell’azione economica il bene comune e la dignità di ogni persona. I giovani imprenditori ed economisti provengono da zone che subiscono l’oppressione capitalistica e desiderano raccontare le proprie esperienze invece di esporre teorie economiche. Si sentono responsabili delle situazioni di ingiustizia e di sofferenza di interi popoli e ne ascoltano il grido di dolore e di protesta.

Di fronte alla rassegnazione che colpisce le nostre società occidentali, Francesco fa appello ai poveri perché frequentino le periferie e si schierino dalla parte degli ultimi. Il suo invito è struggente: guardate il mondo con gli occhi dei poveri, non dimenticate il lavoro, cambierete il mondo dell’economia se, insieme al cuore e alla testa, userete anche le mani.

di Achille Rossi