UMBERTIDE. In 6.000 dal Papa per la Pace.
Esperienza indimenticabile quella di lunedì 28 novembre per 200 tra alunni e docenti del Campus Leonardo da Vinci di Umbertide e dell’IC Umbertide-Montone-Pietralunga, che hanno partecipato all’incontro con Papa Francesco organizzato dalla Rete Nazionale delle Scuole di Pace Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i diritti umani. L’incontro rientra nel Programma nazionale di educazione civica e di cura delle giovani generazioni “Per-la-pace. Con-la-cura” 2022-2023, cui aderiscono, come tutti gli anni, il Campus e l’Istituto Comprensivo, che si concluderà a Maggio con il Meeting per le Scuole di Pace e la Marcia straordinaria Perugia-Assisi.
L’incontro con Papa Francesco si è svolto all’interno dell’Aula Paolo VI gremita di 6000 alunni e insegnanti provenienti da tutta Italia, con le loro bandiere colorate, gli striscioni, la musica delle canzoni di pace i fiori di carta da donare al Papa e soprattutto l’allegria che solo i ragazzi e le ragazze sanno trasmettere a tutti.
Importante e pieno di significato il messaggio che il Papa ha rivolto ai presenti:
“Spesso parliamo di pace quando ci sentiamo direttamente minacciati, come nel caso di un possibile attacco nucleare o di una guerra combattuta alle nostre porte. Così come ci interessiamo ai diritti dei migranti quando abbiamo qualche parente o amico emigrato. In realtà, la pace ci riguarda sempre! Come sempre ci riguarda l’altro, il fratello e la sorella, e di lui e di lei dobbiamo prenderci cura.”
Il messaggio sempre valido dell’I CARE contrapposto al "Me ne Frego".
Poi le testimonianze di Pace di persone dal Samaritano a papa Giovanni XXIII a Martin Luther King, con il suo I have a dream: In un contesto americano fortemente segnato dalle discriminazioni razziali, aveva fatto sognare tutti con l’idea di un mondo di giustizia, libertà e uguaglianza. Disse: “Io ho un sogno: che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione dove non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per la dignità della loro persona”. Quello era il desiderio di King. Invece “qual è il vostro sogno per il mondo di oggi e di domani?”, domanda il Papa ai ragazzi. E li incoraggia “a sognare in grande”, proprio come Giovanni XXIII e Martin Luther King.
Papa Francesco ha poi augurato a tutti “un buon cammino nel tempo di Avvento: “Un cammino fatto di tanti piccoli gesti di pace, ogni giorno: gesti di accoglienza, di incontro, di comprensione, di vicinanza, di perdono, di servizio… Gesti fatti con il cuore”.
Infine, ha citato Borges quando “termina, o meglio, non termina una sua poesia con queste parole: Ringraziare voglio... per Whitman e Francesco d’Assisi che scrissero già questa poesia, per il fatto che questa poesia è inesauribile e si confonde con la somma delle creature e non arriverà mai all’ultimo verso e cambia secondo gli uomini’.
“Che anche voi – è l’augurio del Papa rivolto a tutti – possiate accogliere l’invito del poeta di continuare la sua poesia, aggiungendo ciascuno ciò per cui vuole ringraziare. Che ognuno di voi possa diventare poeta della pace! Fatevi poeti della pace, capito?”
Diventare “poeti di Pace”, un augurio bellissimo per i tanti giovani partecipanti, che apre il cuore alla speranza che le nuove generazioni possano fare meglio di quelle che le hanno precedute.
di Anna Maria Boldrini e Claudia Piccottini