Città di Castello. La crisi politica apre la strada ai nuovi poteri.
Se la crisi della politica ha ridotto i partiti ai minimi storici, per i poteri organizzati invece si sono aperte praterie sterminate.
A Castello sorge la meteora di Cepu che, dopo vari tentativi abortiti in passato, ora sembra aver trovato il passo giusto. A cominciare dalla Fondazione Montesca, nei cui organismi figurano persone legate alla Link University.
In Consiglio comunale l’azienda trova una sponda tra banchi della maggioranza nel consigliere Domenico Duranti, che ha sottoscritto l’iniziativa del Comitato spontaneo per la Promozione della Università. Negli ultimi mesi si segnalano altri importanti posizionamenti: acquisto del Gruppo Corriere dell’Umbria e della Toscana direttamente dalle mani della famiglia Angelucci (il Ras delle cliniche private), la quale, a sua volta, ha acquistato “il Giornale” di Berlusconi, uscendo così dalla editoria locale per lanciarsi in quella nazionale. Tutto avviene all’interno della stessa famiglia politica collocata a Destra, con una manovra avvolgente che va dal Comune alla Regione. A rendere esplicite le mire del nuovo editore- proprietario è l'articolo "Regione, 52 anni di presidenza senza l'Altotevere" apparso sul Corriere dell'Umbria del 5 gennaio, in cui si spiega che è arrivato il momento che il presidente sia espresso dall'Altotevere dopo tanti anni di esclusione. Quale sarà il cavallo su cui puntare non è dato sapere, ma l'obiettivo è chiaro. A ciò si aggiunge anche la notizia, ancora senza conferma ufficiale, dell’acquisto dell’ex Cinema Eden, che dovrebbe supportare la Link University. Una potenza di fuoco a cui sia il Comune che altri comprimari avranno difficoltà a tenere testa.
Altro potere in fase di consolidamento è quello della Fondazione Albizzini collezione Burri, al cui interno cresce per importanza Tiziano Sarteanesi: architetto, consigliere, mentore dell’arte burriana, “erede” designato del Maestro. Quest’anno si segnala una esplosione di visitatori ai musei Burri: 30 mila dicono le cronache, ben lontano dai 5/6mila di qualche anno fa. Oltre alla cultura, la Fondazione estende i suoi vasti interessi anche all’urbanistica. Da essa si attende infatti la realizzazione della nuova Piazza Burri, da cui dovrebbe muovere anche il recupero di tutta l’area Coop, Molini ex Brighigna ed ex Consorzio agrario. Si tratterebbe di un intervento che riguarda un intero comparto urbano, per la cui realizzazione sono molte le pedine che dovranno andare ai posti giusti. Sicuramente Sarteanesi è l'unico capace di agire su entrambi i fronti: culturale e urbanistico.
L’altro potere in fase di ascesa è quello legato a Sogepu, la partecipata pubblica ora diventata privata in Sogeco Spa. Il ruolo dell’Ad Cristian Goracci, ancora in sella a Sogepu dopo un anno e mezzo circa dalla conclusione del suo mandato, è destinato a crescere e a imporsi negli assetti cittadini.
Si capisce dai nomi e dalle rispettive collocazioni che il futuro della città dipenderà molto più da questi poteri che da quello insediato in Comune.
Più il pubblico arretra, più il privato prende campo. Basti pensare che quest’anno i finanziamenti all'Università perugina sono scesi da 30 a 15 milioni, mentre le chances della privata Link University crescono e non sono estranee all'obiettivo di portare un "cavallo" della scuderia Cepu in Regione. Avere un presidente affidabile agevolerebbe il riconoscimento dell'Università fin qui negato. Avviene la stessa cosa in Sanità: con il nuovo piano di efficientamento varato dalla Regione sono previsti 95 posti in più accreditati ai privati a Terni, mentre la Sanità pubblica arranca, diversi medici abbandonano il posto pubblico per andare in braccio alla Sanità privata, i pensionamenti non vengono rimpiazzati, il personale infermieristico scarseggia.
I vecchi poteri, con o senza cappuccio, mantengono le posizioni nelle retrovie.
La nuova normalità è all'insegna dello strapotere privato crescente su quello pubblico calante. Bisognerà vedere quale sarà la capacità di resilienza politica e culturale della città. ◘
di Antonio Guerrini