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Appunti di questo tempo

Sansepolcro. Mostra internazionale allestita presso il museo d'arte contemporanea CasermaArcheologica.

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Resterà aperta fino al 15 aprile la mostra internazionale “Appunti su questo tempo”, allestita presso il museo di arte contemporanea di CasermArcheologica a Sansepolcro (in via Aggiunti, 65 presso la ex Caserma dei Carabinieri).

La mostra ha avuto successo fin dal vernissage, che si è tenuto il 21 gennaio scorso, alla presenza di un centinaio di persone che hanno ammirato le opere di 24 artisti, illustrate dalla curatrice Barbara Pavan nella visita guidata.

Sono tutte opere inseribili nella corrente artistica della Fiber Art, nata nella seconda metà Novecento. Un’espressione artistica che rappresenta un’occasione per valorizzare l’attività tessile delle donne nascosta per secoli all’interno delle mura domestiche, un lavoro indispensabile quanto invisibile, che fin dalle origini si confondeva con il lavoro agricolo e che era essenziale per la sussistenza della famiglia. Alla fine dell’Ottocento fu proprio nel settore tessile che la donna tese progressivamente verso una dignità e una parità con l’uomo difficilmente raggiungibili in altri settori della nascente industria, anche se ancora la bottega artigiana restava a direzione maschile, mentre alle donne era relegato il ruolo di operaie e, in numero assai rilevante, di lavoranti a domicilio. Queste ultime erano apparentemente autonome, ma di fatto avevano un ruolo subalterno, come le operaie della fabbrica, e anzi più soggette allo sfruttamento perché avevano una maggiore flessibilità nei confronti del mercato. Quando potevano, queste donne esprimevano la loro creatività nel tessere, cucire, ricamare o creare trine per se stesse, per le tovaglie o per l’arredo della casa, per le coperture dell’altare della chiesa, per gli abiti della festa, per il proprio corredo o per quello delle figlie. La Fiber Art nacque quando l’industrializzazione iniziò a portare via anche questo spazio di autonomia creativa, contraccambiandola con un salario in fabbrica lungo una catena di montaggio che, pur conservando lo stesso sfruttamento subito nel lavoro a domicilio, garantiva una maggiore sicurezza economica e la possibilità di uscire di casa e conquistare un ruolo sociale differente e che poteva aumentare la propria autostima. Così la Fiber Art assunse un significato di denuncia femminista, e non solo, delle ingiustizie sociali e della prepotenza del potere costituito. Inoltre la Fiber Art fu una risposta all’industrializzazione fordista che stava sottraendo mercato al settore dell’artigianato artistico e ne minacciava l’estinzione.

appunti di questo tempo altrapagina marzo 2023 2I messaggi che gli artisti della Fiber Art comunicano con le loro opere viene trasmesso attraverso installazioni e contaminazioni tra arte tessile e arti visive, attraverso una molteplicità di forme che si intersecano con diversi materiali, con altre forme di espressione artistica come la fotografia o più moderni mezzi multimediali.

Tutto questo e altro si legge nelle opere esposte a CasermArcheologica contestualizzate nelle problematiche socio-politiche di oggi: dai prigionieri politici dissidenti in Bielorussia al divieto di interruzione della gravidanza negli Usa, dall’emergenza dell’emigrazione al consumismo, fino alle problematiche ambientali o alle situazioni intime di chi attraversa le sue esperienze di malattia o di disagio sociale.

Gli artisti provenienti da diversi paesi sono: Luciana Aironi, Rufina Bazlova e Sofia Tocar (Collettivo STITCHIT), Manuela Bieri, Tanja Boukal, Beryl Cameron, Susanna Cati, Cenzo Cocca, Loredana Galante, Anneke Klein, Alicja Kozlowska, Christelle Lacombe, Linda Lasson, Katrina Leitena, Clara Luiselli, Ilaria Margutti, Laura Mega, Lucia Bubilda Nanni, Maria Ortega Galvez, Sonia Piscicelli IZN, Francesca Rossello, Du Songyi, Beatrice Speranza, Litli Ulfur, Melissa Zexter.

La mostra è aperta tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle ore 18 e il sabato dalle ore 16 alle ore 19; domenica chiuso. ◘

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di Claudio Cherubini


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