IL "CANTICO DELLE CULTURE"
Il "cantico delle culture" rilancia e si incontra a Città di Castello: un fondo di progettazione creato dai 15 comuni dell’Alta Valle Tiberina.
Un euro per abitante da parte dei 15 comuni coinvolti.
Prosegue, tenace, il lavoro del Comitato promotore che ha dato vita al progetto “Il cantico delle culture” in Valle Tiberina.
L’esclusione dal bando per la capitale del 2026 non ha fermato il “movimento” che sta mettendo a valore l’attività svolta per preparare il dossier di candidatura.
A Città di Castello si tiene un nuovo incontro sabato 11 maggio 2024 presso l’Accademia olistica Entheos (via Pierucci 9) con inizio alle 10:00.
Questa è la lettera inviata alle 15 amministrazioni comunali che hanno partecipato all’elaborazione del dossier.
Gentili Sindaci e Assessori dei 15 Comuni dell’Alta Valla del Tevere,
come sapete il Comitato Promotore di quella che fu la candidatura dell’Alta Valle del Tevere Toscana e Umbra a Capitale Italiana della Cultura sta tentando di proseguire le proprie attività, provando a trasformare l’ampio percorso partecipativo attuato, in una progettualità culturale che si faccia trovare pronta per il 2026, quando certamente saranno stanziate economie pubbliche per l’anniversario francescano.
Nell’ultima riunione del Comitato abbiamo definito una proposta che vi sottoponiamo pubblicamente, visto che non erano molti i Comuni presenti all’incontro.
La nostra richiesta è quella che ognuno dei 15 Comuni dell’Alta Valle del Tevere si impegni a investire ogni anno 1 euro per ciascuno dei propri residenti. Poiché la Valle ha poco più di 100.000 abitanti, si tratterebbe di circa € 100.000 all’anno.
Per fare cosa?
Per costituire un fondo di progettazione culturale che ogni anno, tramite bando pubblico, finanzi al massimo 5 o 10 progetti culturali (che possano variare di anno in anno), ciascuno dei quali realizzato da almeno una realtà culturale con sede nella parte umbra della Valle e una realtà culturale con sede nella parte toscana, e le cui attività si svolgano in almeno due Comuni della Valle, di cui almeno 1 in Umbria e 1 in Toscana. Immaginiamo anche una premialità per chi progetta attività culturali che si tengano nei Comuni più piccoli, periferici e isolati della Valle.
L’istituzione di questo fondo diventerebbe un modo concreto per portarci a collaborare insieme e rendere concreto questo spirito di unità di cui tante volte si parla, ma che poi non trova facile attuazione.
Immaginiamo che questo fondo sia gestito da uno dei vostri Enti pubblici, delegato da tutti a questo scopo, o da una Fondazione super-partes già esistente che abbia tra i suoi scopi statutari quello di promuovere attività nell’intera vallata.
Ovviamente la nostra idea è modificabile e adattabile, e la mettiamo sul piatto di un dialogo aperto e pubblico proprio perché non la consideriamo completa, ma migliorabile.
Chiediamo ai Comuni di esprimersi pubblicamente su questa ipotesi, e comunque di farci avere una risposta partecipando alla prossima riunione del Comitato che sarà aperta a tutti i membri del Comitato, incluse le realtà imprenditoriali che potrebbero dare una concreta mano all’attuazione di questa idea, e l’invito è esteso anche a tutti i cittadini che vorranno parteciparvi.