Sant'Angelo di Passerina-Città di Castello
Chiese e monumenti misconosciuti in Alta Valle del Tevere: i club Unesco mobilitano le scuole per la loro salvaguardia
Intervista alla presidente Maria Antonietta Gargiulo
di Alessandro Vestrelli
Una rete di tesori architettonici considerati “minori” punteggia tutta l’Umbria, talvolta rivelando abbandono e trascuratezza. Così è scattata la mobilitazione delle scuole che se ne sono prese cura dedicando studi e diffondendo informazioni: un’esperienza ispirata dal Club Unesco (sede a Perugia) che, in 25 anni, ha coinvolto un centinaio di scuole in tutta la provincia di Perugia con il suo progetto “Adotta un monumento minore della tua località”.
Un progetto che, dopo quasi 20 anni dalla sua prima realizzazione, meriterebbe di venir riattivato per la capacità di diffondere, soprattutto tra le giovani generazioni, la consapevolezza su quanti tesori siano sparsi nei territori dove si nasce e si cresce ignorando la fortuna che pervade i luoghi familiari.
Anche l’Altotevere umbro ne è stato positivamente protagonista. A Città di Castello:
- l’Istituto commercio e turismo “Francesco Cavallotti” e il Liceo classico “Plinio il Giovane” hanno studiato il medievale Torrione delle Giulianelle, la chiesa di San Giovanni Decollato, con una stella di David visibile all’esterno;
- l’Istituto tecnico “Franchetti-Salviani” ha “adottato” la Chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Eurosia, entrambe nella frazione di Userna; in località Bonsciano chiesa di Santo Stefano.
A Sangiustino:
- l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” ha mobilitato le secondarie di primo grado (medie) delle frazioni di Pistrino e Selci Lama, per elaborare le schede descrittive di due piccole chiese: Santa Croce (a Citerna) danneggiata dal terremoto, già monastero benedettino; Sant’Angelo di Passerina, contenente pregevoli affreschi risalenti al 1300, fino a qualche anno fa adibita a granaio.
A Umbertide:
- La primaria “Garibaldi” ha redatto una ricca documentazione sullo storico edificio che la ospita da più di cento anni, progettato dall’architetto Osvaldo Armanni, lo stesso della Sinagoga di Roma.
Un progetto che ha coinvolto insegnanti e studenti in attività di studio e protezione di beni di valore storico artistico dimenticati o trascurati. Lusinghieri i risultati, sia per la produzione di abbondante materiale documentario e analitico di sicuro interesse, che sul piano pedagogico-didattico: esercitare le giovani generazioni a riconoscere queste presenze, coglierne la rilevanza storica e architettonica, prenderle “in carico” e proteggerle sollecitando restauri, consolidarne la funzione …
Intervista a Maria Antonietta Gargiulo, presidente del Club Unesco Perugia
A quando risale l’insediamento dell’Unesco in Umbria?
Nel maggio del 1995 è nato il Club per l’ Unesco di Perugia per iniziativa del prof. Ermanno Mozzati: ne è stato presidente fino al dicembre 2003, quando gli è succeduto nella carica il prof. Gianfranco Cesarini.
Nel 2013 il Club di Perugia-Gubbio ha stretto rapporti di collaborazione sia con i neonati Club di Assisi, Foligno-Valle del Clitunno e Spoleto, sia con l’Ufficio per il Sostegno alle Nazioni Unite, operante presso il Comune di Assisi (Città Patrimonio Mondiale Unesco) a cui han fatto seguito un protocollo con il Comune di Perugia ed un accordo di programma con l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria e la fondazione culturale S. Anna di Perugia, che da anni ne sostiene le attività. La vita e l’attività dei Club è regolata da statuti aggiornati alle regole del nuovo Codice del Terzo settore.
Che ruolo ha svolto nei territori dell’Alta Valle del Tevere?
Nel 2019 il Club con sede a Perugia ha ampliato la sua competenza territoriale all’intera Alta Umbria e può contare su una sessantina di soci, compresi quelli onorari.
Numerose le iniziative realizzate in tre decenni di vita e di cui può essere fatta memoria .
Innanzi tutto un assiduo impegno in campo educativo in diverse capitali europee rivolto a alla formazione ed all’aggiornamento dei docenti. Da sottolineare inoltre la pionieristica avventura del Concorso denominato “Adotta un monumento minore della tua località” e rivolto alla Scuole di ogni ordine e grado (ne scriviamo nell’ articolo che apre il servizio).
La collaborazione con enti pubblici e privati aiuta l’Unesco nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica: quale esempio ci può fare al riguardo?
Grazie al sostegno di organismi pubblici e privati l’iniziativa è proseguita per alcuni anni ed è sfociata nella pubblicazione, finanziata dalla Provincia di Perugia, di un agile volume che equivale ad un primo saggio dell’ auspicata Lista dei monumenti minori della Provincia di Perugia.
La valorizzazione del contesto regionale è proseguita con lo svolgimento di incontri pubblici sul patrimonio culturale, la conoscenza delle tradizioni locali, la salvaguardia degli ambienti naturali, la tutela dei diritti umani; il tutto seguendo gli obiettivi dell’Agenda 2030.
I club Unesco presenti in Umbria collaborano tra di loro?
Il Club Alta Umbria ed il Club per l’Unesco di Foligno hanno, ideato un concorso denominato ”La Fabbrica nel Paesaggio”, poi diventato Concorso nazionale ed internazionale per volontà della Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco, Ficlu. Tale iniziativa è rivolta a imprese, amministrazioni, enti, associazioni e fondazioni (pubbliche e private) che hanno dimostrando una particolare sensibilità per la tutela ed evoluzione del paesaggio e nell’introduzione di processi sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale.
Spagnolia-La Città della Domenica è stata l’ultima “fabbrica” candidata nel 2023 dal nostro club ed ha ottenuto una menzione all’imprenditoria femminile.
Nello svolgimento delle attività è stata importante la collaborazione con le Università, con critici d’arte, storici, scrittori e artisti.
Unesco,storia in breve |
Creata a Londra il 16 novembre 1945, l’Unesco è una delle Agenzie specializzate previste dall’art. 57 della Carta delle Nazioni Unite. L’Atto costitutivo contiene le seguenti illuminanti parole: «siccome le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che devono essere costruite le difese della pace» e assegna all’Unesco il compito di «contribuire al mantenimento della pace e della sicurezza rafforzando, con l’educazione, le scienze e la cultura, la collaborazione tra le nazioni, allo scopo di garantire il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a profitto di tutti, senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione». Tra i più importanti ambiti di azione dell’Unesco troviamo l’educazione, la protezione del patrimonio culturale materiale ed immateriale, il dialogo interculturale, la tutela dei diritti umani. |
Tutto ciò attraverso contatti, scambi, creazione di gruppi di studio e altre iniziative che possano avvicinare gruppi e popoli diversi per l’approfondimento di temi culturali, sociali, ambientali ed economici di interesse comune. L’Unesco ha la sua sede centrale a Parigi. Nel corso degli anni, in varie città italiane, si sono formati dei club di volontari impegnati nell’ambito degli obiettivi unescani. Essi, nel 1979, si sono poi riuniti nella Federazione Italiana dei Club e Centri per l’Unesco: Ficlu, riconosciuta dal Miur e la cui legittimità è garantita dalla Commissione nazionale per l’Unesco, con sede a Roma e funzioni di controllo sull’operato dei club. |
Club per l’Unesco di Perugia – Gubbio - Alta Umbria |
Socio Federazione Italiana Associazioni e Club Unesco- |
Sede Viale Roma,15 06121 Perugia. |
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Sito: www.cpuperugia.org |
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