Raccolta di firme sottoscritta dai docenti dell’IC Umbertide-Montone-Pietralunga e dell’Itis “Franchetti-Salviani” di Città di Castello per fermare il massacro a Gaza.
La prima pagina de il manifesto (6 giugno 2025)
Cresce il numero delle voci che chiedono di fermare il massacro del popolo palestinese a Gaza (e in Cisgiordania): sono 80 i/le docenti dell’Istituto comprensivo Umbertide-Montone-Pietralunga che aderiscono all’appello partito, in Umbria, da colleghe e colleghi dell’Itis “Franchetti-Salviani” (Città di Castello). La consapevolezza che ha spinto a sottoscrivere l’appello è che “Le scuole non possono essere neutrali”, per questo si esige uno “Stop al massacro in atto a Gaza”. Secondo una ricostruzione di edunews24.it la scintilla di questa campagna sarebbe partita dall’Istituto comprensivo “Giuliana Saladino” di Palermo, innesco che ha percorso in un baleno tutta la penisola muovendo decine di altre scuole e migliaia di insegnanti che hanno finalmente condiviso le istanze che le loro scolaresche hanno gridato per più di un anno nelle strade e nelle piazze di tutta Italia.
La pulizia etnica che l’esercito di Israele sta perpetrando a Gaza come risposta (centuplicata) ai massacri del 7 ottobre 2023 ha avuto la forza di rompere una sorta di “tabù” che affligge la componente professionale nella scuola italiana, il più grande insieme di educatori e educatrici esistente nel paese: 709mila nell’anno scolastico 2022 – 2023 (Rapporto Svimez 2024); a queste figure ne vanno aggiunte altre 30mila negli asili nido. Una “forza d’impatto” che, da qualche decennio, sembra aver rinunciato a far sentire il suo peso sulle grandi questioni affliggono la società nel suo insieme e con le sue implicazioni globali.
Questo il testo dell’appello
STOP AL MASSACRO IN ATTO A GAZA
Anche noi, un gruppo di docenti dell’IC Umbertide-Montone-Pietralunga, ci uniamo all’appello promosso dai docenti dell’Itis “Franchetti-Salviani” di Città di Castello, ritenendo che la scuola non possa rimanere in silenzio di fronte alla sopraffazione dell’uomo sull’uomo, alla privazione dei diritti, alla violazione del diritto internazionale. Dobbiamo onorare i principi della nostra Costituzione e cercare in ogni modo di dare voce a chi è privato di ogni diritto, per risvegliare le nostre coscienze.
Pertanto uniamo le nostre voci a quelle dei colleghi del “Franchetti-Salviani”.
In qualità di educatori - e di adulti - che insegnano ogni giorno l’importanza della solidarietà, della pace, dell’inclusione, il rispetto della legalità e dei diritti e, prima di tutto, i valori della Costituzione Italiana, riteniamo profondamente ipocrita l’atteggiamento di chi finge di non vedere il massacro che tutti abbiamo davanti agli occhi; di chi ignora il martirio del popolo palestinese, lo strazio degli inermi; di chi sottovaluta l'azione spietata - e l'ulteriore progetto - di cancellazione, deportazione, sterminio di un intero popolo, nella sistematica violazione del diritto internazionale e di ogni senso di umanità. Di fronte alla strage, non si può essere neutrali: poiché "la neutralità favorisce sempre l'oppressore, e mai la vittima" (sono parole di Elie Wiesel, un intellettuale certo non sospettabile di antisemitismo) .
Per questo ci uniamo alle mille voci purtroppo inascoltate che, in tutto il mondo, chiedono da tempo l’immediato, totale e non temporaneo cessate il fuoco nonché la fine del blocco degli aiuti umanitari e ogni altra pratica di distruzione e annientamento; ci uniamo alle dichiarazioni di altre scuole per rifiutare con forza il genocidio che è in corso a Gaza, per chiedere che si fermino le armi e le parole di odio, per invocare la pace. Chiediamo che la Politica metta in atto azioni decise e non più rimandabili per fermare lo sterminio pianificato dei civili palestinesi.
Chiediamo che il governo Italiano interrompa l’Accordo di Cooperazione militare con Israele, che altrimenti si rinnova automaticamente l’8 giugno. Chiediamo di porre fine alla connivente collaborazione del Ministero dell’Università e della Ricerca, in riferimento al decennale contributo di alcuni nostri Atenei pubblici o Istituti di ricerca ( in particolare quelli che stringono progetti di ricerca con Leonardo spa) alle attività dell'esercito isrealiano e della Knesset, che, da ben prima dell'offensiva su Gaza dell'ottobre 2023, sono organi che attuano direttamente politiche pluridecennali di colonialismo, di occupazione, di oppressione razzista, di pulizia etnica e di apartheid nei territori autonomi palestinesi, in costante violazione dei diritti fondamentali. Invochiamo pertanto la sospensione immediata di ogni accordo legato alla ricerca in campo bellico e tecnologico con le suddette istituzioni.
Ogni essere umano ha diritto alla pace, al cibo, alle cure, alla scuola, alla sicurezza.
Lo affermiamo con la nostra Costituzione, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che sono i nostri obiettivi.
La disumanizzazione di Gaza è la nostra disumanizzazione.
Seguono le firme di:
David Tacchini
Oliviero Dottorini
Sara Borsi
Annalisa Pierini
Paola Andreani
Tiziana Fiorucci
Luciana D’Apolito
Linda Tarducci
Federica Albizi
Michela Mariucci
Fabrizio Ciocchetti
Paola Palmieri
Armando Grazi
Anna Giovannoni
Valentina Bigi
Michele Corbu
Natascia Abbruzzese
Claudia Picottini
Luisiana Poggioni
Anna Rita Belmonti
Maurizio Albanesi
Amina Boggi
Sara Boccioli
Ilaria Ricci
Cristina Panetta
Alessia Alessi
Lucia Burzacchi
Angela Lucaccioni
Francesco Cavallo
Lucia Brugnoni
Silvia Margutti
Alessia Angeletti
Andrea Diotallevi
Angela Ficola
Sara Fringuelli
Sara Venturi
Stefano Lanzi
Sabina Amico
Daniela Tognellini
Giovanna Benni
Paolo Zambri
Lucia Bovini
Chiara Franceschini
Clara Renzini
Anna Maria Frascino
Filippo Lensi
Luca Parisi
Federica Fiorucci
Elisabetta Fruttini
Gianluca Pavesi
Paola Viglino
Dario Orsini
Sara Forlucci
Silvia Braconi
Mariolina Vitali
Rita Nanni
Francesco Rosi
Lucia Iacona
Wilma Fabbri
Giuliana Avelli
Anna Maria Baldacci
Arianna Minossi
Teresa Sonaglia
Francesca Alunni
Cristina Cancellieri
Ilaria Schisti
Francesca Fronduti
Pina Giorgetti
Marzia Baldicchi
Nadine Radicchi
Rosanna Bagiacchi
Luana Polonzani
Marina Rondini
Claudia Bartolomei
Anna Furfari
Francesco Fulvi
Elena Cagnini
Annalisa Tinti
Monica Bartolomei
Simona Silvestri