Laboratorio di scrittura e socializzazione promosso dal progetto "Tavolini"
"Tracce", un quaderno con le interviste
Nel programma di attività estive di CasermArcheologica a Sansepolcro c’è anche “Tracce”, un workshop costruito sulla base del programma radiofonico milanese Training Day. L’intervento rientra nell’ambito del progetto “Tavolini” promosso da ragazze e i ragazzi di Territori Sensibili. Ma cos’è “Territori Sensibili”? Un’associazione che si impegna a coinvolgere i giovani che vivono nei territori appunto “sensibili”, ovvero dove le attività a loro disposizione scarseggiano. Per questo secondo appuntamento di Tavolini, CasermArcheologica ha coinvolto le persone partecipanti in un laboratorio di scrittura e di socializzazione: nasce dall’idea che ogni persona, per il semplice fatto di essere una persona è interessante, e va quindi scoperta, si deve ascoltare quello che ha da esprimere, attraverso il format dell’intervista.
Chiariamo però il concetto di “workshop”: un laboratorio dove, sotto la supervisione di un esperto (in questo caso i ragazzi di Training Day) le persone partecipanti approfondiscono un concetto e lavorano insieme per ricavare un prodotto, il risultato di un’attività pratica. In questo caso, la discussione è partita con un brainstorming sulla parola “Tracce”. Il brainstorming, dall’inglese “tempesta di cervelli”, consiste nel dire la prima parola, idea o concetto che passa per la testa, senza ragionarci troppo.
Il risultato del brainstorming
A seguito di un feedback sulla scelta delle parole a coloro che partecipavano è stato richiesto di unirsi con la persona che avevano seduta davanti. È infatti questo uno dei concetti principali sui quali si costruiscono le attività di Tavolini: essere seduti attorno a un tavolo, tutti insieme.
Il team di Training Day ha chiesto a ciascuna coppia di realizzare un’intervista reciproca. Non c’erano vincoli a proposito di domande da porre, era un’intervista libera, basata sulla curiosità di conoscere l’altra persona. L’intervista andava poi trascritta su un foglio: c’è chi l’ha resa creativa, chi è stato più schematico, qualcuno ha aggiunto disegni.
Il "tavolo di lavoro"
Ognuno ha messo se stesso, perché ognuno è speciale a suo modo. Per concludere l’incontro i ragazzi di Tavolini hanno chiesto al gruppo di Training Day che tipo di tavolino si sentissero. Dal “tavolino delle elementari”, (ovvero il banco), passando per un tavolino circolare e concludendo con il banco rialzato del liceo artistico, i ragazzi di Training Day si sono espressi sul tavolino che sentivano più affine.
Il team di Training Day
Dov’è la bellezza di questa esperienza? Cosa lasciano quelle tre ore spese a CasermArcheologica? Arricchirsi conoscendo nuove persone, sentirsi liberi di parlare senza paura di essere giudicati. Scoprire affinità con persone nuove, dalle quali possono nascere amicizie e connessioni. Ma anche sentirsi importanti e apprezzati, liberandosi dal timore di essere lasciati al margine, perché in questo spazio ognuno è importante e vale come persona, anche se non si possiede una forte autostima. Lorenzo Boschi, Andrea Marsili, Lucia Scartoni e Martina Tognelli guidano il progetto Tavolini per costruire spazi di cultura dove chiunque può intervenire, trarre un insegnamento e mettersi in gioco, “senza essere qualcuno”, cioè senza bisogno di avere esperienze o titoli.
CasermArcheologica - Gruppo di lavoro all'opera per redigere il testo finale