Sport - cultura - ambiente. Cicloturismo: giro della Val d'Orcia
Ho sempre visto la bicicletta come un mezzo divertente e come un'ottima alternativa agli allenamenti di corsa, fino a quando un caro amico ciclista mi disse che avrebbe fatto un viaggio a tappe con la bici. Da assidua viaggiatrice e super sportiva, mi si sono illuminati gli occhi e mi sono detta “anche io lo farò un giorno”
Il destino ha voluto che pochi mesi dopo conoscessi quello che ora è il mio compagno, appassionato di bicicletta e anche di cicloturismo, esperto anche di viaggi in solitaria.
Da qui non nacque solo una relazione, ma anche una nuova passione.
La prima esperienza di cui voglio parlare in questa rubrica è quella che fu la “prima” anche per me, adatta a tutti e sicuramente da provare: giro della Val d’Orcia su due ruote. Non possedendo ancora la bici adeguata, ho effettuato il giro in mtb (mountanbike).
Partendo da Montepulciano, subito dopo pochi chilometri ci imbattiamo nella chiesa di San Biagio; da qua ripartiamo per Pienza e fin da subito, con vari sali-scendi ammiriamo le colline toscane.
Arrivati, ci gustiamo un buon pranzo e ci perdiamo a piedi nei vari vicoletti della città che portano sempre a bellissimi scorci.
Ancora solo 14 km, quindi si riparte per San Quirico d’Orcia: da qua ancora poche pedalate e siamo a Bagno Vignoni, paese tipico per la sua vasca termale al centro della piazza, che infonde pace e tranquillità .
Ci fermiamo un po’ di più per idratarci in vista della lunga salita fino a Castiglione d’Orcia, bellissimo borghetto medievale con vicoletti tipici.
Ultima tappa è Monticchiello e, dopo esserci gustati la discesa, ricominciamo a sentir risalire la gobba delle colline. Arriviamo con le gambe un po’ stanche, forse troppo per goderci a pieno il borghetto. Ormai il sole sta scendendo e illumina di un rosso acceso le colline: veramente un ottimo scenario per il ritorno. Senza farci mancare nulla, posate le bici, visitiamo anche Montepulciano con la sua bella piazza e i balconi su tutta la Val d’Orcia.
Il giro complessivo risulta di 60km circa e permette la visita di 6 borghi, tutti a modo loro molto interessanti e suggestivi.
Il dislivello non è eccessivo e, se effettuato con il giusto spirito, può essere fatto senza problemi.
Noi abbiamo effettuato il giro alla metà di aprile, mese che, insieme a maggio, consigliamo, per il clima mite e per non pedalare sotto un sole troppo cocente.
Quello che vorremmo mostrare in questa rubrica è il mondo visto dalle due ruote, i paesaggi assaporati pedalata dopo pedalata e il piacere di una bibita fresca dopo una salita.
Un tipo di turismo diverso, ma altrettanto bello, che unisce lo sport alla cultura e alla scoperta dell’ambiente. Alla prossima!
Di Benedetta Rossi